L'ultimo Call of Duty se la cava egregiamente, pur non replicando il suo predecessore

Call of Duty Infinite Warfare immagine in evidenza

Stando a GFK Chart-track, il gruppo che traccia le vendite fisiche di videogiochi nel Regno Unito, Call of Duty: Infinite Warfare ha avuto un buon debutto, superando le vendite iniziali che il suo diretto concorrente, Battlefiel 1, aveva ottenuto nello stesso periodo di tempo.

 

Questo fa di Infinite Warfare il secondo miglior lancio in UK dell’anno (dopo Fifa 17), ma per Activision non è comunque tutto rose e fiori: il gioco, infatti, ha debuttato con un risultato peggiore ben del 48% rispetto all’ultimo capitolo del franchise, Black Ops 3. Anche senza tenere conto delle versioni PS3 e Xbox 360 di BO3, per cui Infinite Warfare non è disponibile, le vendite nella settimana di lancio sono comunque state inferiori circa del 43%.

Non abbiamo dei dati esatti riguardo le vendite, ma sapendo che gli incassi di Black Ops 3 erano stati di circa 550 milioni di dollari nei primi tre giorni, possiamo stimare che Infinite Warfare ne abbia prodotti fino ad ora poco meno di 300 milioni. Se questi sono i numeri, in tutta onestà più che di un “mezzo flop” per Infinite Warfare, sarebbe meglio parlare della mancata riconferma del successo stratosferico di Black Ops 3.

Ovviamente è impossibile dire quanto Call of Duty 4: Modern Warfare Remastered, ottenibile solo assieme ad Infinite Warfare, abbia aiutato, e come proseguiranno le vendite nelle prossime settimane. Il gioco è stato investito da tantissime critiche e polemiche prima del lancio, e anche se la fan base della serie sicuramente si è in parte discostata, tutto sommato Infinite Warfare sembra essersi retto in piedi più che dignitosamente.

 

Call of Duty: Infinite Warfare è attualmente disponibile su PC, PS4 e Xbox One. Se prevedevate di acquistarlo su PC, tenente a mente che le versioni Steam e Windows Store hanno mutliplayer separati.

Lorenzo Forini
Sono nato a Bologna nel 1993, videogioco da sempre, e da sempre mi ha affascinato l'idea di andare oltre al solo giocare, di cercare di capire cosa c'è nascosto in ogni titolo dietro al sipario più immediato da cogliere. Se i videogiochi sono una forma d'arte, forse è il caso di iniziare a studiarli davvero come tali.

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