L’E3 si è da poco concluso e le rispettive conferenze tenute da Microsoft e Sony non hanno tradito le attese ed hanno fornito nuovi spunti di discussione per la console war in atto fra PS4 e Xbox One. C’è chi parteggia per l’una e chi per l’altra; chi per ragioni di cuore, chi per questioni tecniche e chi ancora per insindacabili gusti personali. Ognuno ha una propria opinione sulla faccenda, e non necessariamente una delle due console deve risultare migliore rispetto all’altra. Molti, infatti, sostengono che si equivalgono.

Ma sarà poi vero? È possibile determinare quale, fra Playstation 4 e Xbox One, è la migliore? Secondo noi di Gameback, no, non è possibile determinarlo, soprattutto senza ancora aver potuto mettere le mani sull’oggetto di tanto discutere, ma abbiamo deciso di stare al gioco e dire la nostra riguardo la console war in svolgimento. Valuteremo tutto quel che attualmente si sa delle rispettive console, suddividendo l’analisi in sette categorie. Ogni categoria rappresenta un round di questa console war ed ogni round verrà assegnato alla console più meritevole, laddove ve ne sia una, al fine di ottenere un verdetto.

INDICE:

DESIGN

Negli ultimi mesi, Sony e Microsoft si sono rincorse giocando a nascondino. Mentre una mostrava i giochi della futura console, senza mostrare la console, l’altra mostrava la console, senza mostrare i giochi. Il reveal della Xbox One è stato un evento a tratti traumatico per la comunità dei gamer affezionati. I commenti a margine della conferenza erano tutti volti a criticare tanto le aspirazioni da media center, quanto il design della nuova console Microsoft. Non si può certo affermare che la linea della Xbox One sia sinuosa e ipnotica come ci si sarebbe atteso. Elegante, forse, ma non moderna, non all’avanguardia. Bocciata, è stato il verdetto della comunità.

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Pochi mesi dopo, ecco che anche la PS4 viene svelata e – sropresa! – in molti, vedendola da lontano, quasi la scambiano per una Xbox One. A conti fatti, il concetto alla base del design di entrambe le console è lo stesso, caratterizzato dall’abbandono delle curve (che avevano contraddistinto la precedente generazione di console) in favore di più sobrie, a tratti anonime, linee rette, in una sorta di ritorno al passato.

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La console Sony, tra le due, spicca per maggiore ricercatezza. Senza voler esagerare, la linea della PS4 risulta più gradevole rispetto alla fin troppo squadrata Xbox One.

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HARDWARE

XBOX ONEPlaystation 4
CPU8 core x64 CPU custom Microsoft8 core x86 AMD “Jaguar”
GPU1.2 TFlops D3D 11.1 chip, 32mb RAM (AMD)AMD Radeon 1.84 TFlops
RAM8GB DDR38GB GDDR5
HDD500GB500GB
LettoreBlu-Ray/DVD ComboBlu-Ray/DVD Combo
I/OUSB 3.0 x?USB 3.0 x2, AUX x1
ConnettivitàEthernet, 802.11n wireless, Wi-Fi DirectEthernet, IEEE 802.11 b/g/n, Bluetooth 2.1 (EDR)
A/VHDMI in e out 1080p (supporto 4k), uscita audio otticaHDMI out 1080p (supporto 4k annunciato), uscita audio ottica

Sotto la scocca, entrambe le console si assomigliano molto, con le specifiche della Xbox One che rimangono leggermente fumose. Le architetture di entrambe si basano su processori 8-core; entrambe montano 8GB di memoria, sebbene di tipo differente; la capienza degli hard drive si equivale (anche se quello PS sarà sostituibile e quello Xbox no), così come il lettore ottico e bene o male l’I/O e la connettività – sebbene Microsoft sostenga che le due antenne montate all’interno della Xbox One garantiranno una ricezione ottimale in ogni circostanza. Le differenza più significative stanno nell’ ingesso HDMI di cui dispone la One – presumibilmente da utilizzarsi per la ricezione del segnale via cavo – e nelle schede video che montano le console. Riguardo queste ultime, salta subito all’occhio la differenza in termini di TFlops tra le due e voci di corridoio sostengono che la GPU della PS4 potrebbe essere fino al 10%  più performante rispetto a quella montata sulla Xbox One. Trattandosi di voci di corridoio, il giudizio finale non può che essere rimandato al momento in cui le console verranno testate in maniera affidabile e il round termina in pareggio.

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SERVIZI

L’aspetto sicuramente più controverso che riguarda la disputa sulla migliore console è senza dubbio quello riguardante i servizi offerti. Entrambe le console hanno compiuto un deciso passo in avanti, non solo sotto l’aspetto della tecnica, ma anche e soprattutto per ciò che riguarda il concetto stesso di console, non più mero strumento per video giocare, bensì macchina polivalente in grado di intrattenere in molteplici vie. Microsoft ha cercato di farne un punto di forza, integrando nella Xbox One una serie di servizi che vanno ben oltre il video giocare. Partner della console Microsoft sono già Skype e Twitch.tv, che saranno integrati nativamente in ogni console, in più c’è la promessa di poter guardare la tv, in chiaro, satellitare o criptata, sfruttando la Xbox come decoder, sempre mediante eventuali partnership (da segnalare che già la Xbox 360, qui in Italia,  godeva di un accordo con Mediaset Premium). Il tutto supportato da un efficace (secondo Microsoft) sistema di multitasking, denominato Snap, che permette di svolgere più attività in contemporanea.

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Un esempio delle funzionalità dello Snap

Avveniristico anche il sistema di condivisione dei contenuti: mediante un sistema di cloud storage, supportato da ben 300.000 server, sarà possibile giocare a uno qualsiasi dei titoli presenti nella propria libreria semplicemente effettuando l’accesso da una qualsiasi Xbox One, magari quella di un amico, ovunque essa si trovi, con tale possibilità estesa a tutto il nucleo familiare, fino a un massimo di 10 account. Le potenzialità del Cloud sono ancora tutte da scoprire: Microsoft promette esperienze di gioco uniche, fondate su mondi virtuali persistenti e in continua evoluzione. Il prezzo da pagare per questa condivisione istantanea dei contenuti, tuttavia, è alto. Il tanto temuto annuncio è alla fine arrivato e Microsoft ha gettato la maschera: la Xbox One necessiterà di una costante comunicazione con la rete. Questo non significa always on, ma solo per questioni semantiche. In pratica, sarà possibile giocare in modalità offline solo per 24 ore –  se si sta giocando con la propria Xbox One a titoli presenti nella propria libreria – ore che scendono ad una se si gioca un titolo presente in una libreria condivisa; dopodiché, bisognerà effettuare un accesso per poter continuare a giocare, mentre, anche se offline, si potrà continuare ad usufruire dei contenuti multimediali.

Dall’altra parte della barricata, oltre alle rassicurazioni circa la necessità di una connessione perenne, che non sarà richiesta, la Sony propone caratteristiche simili alla controparte, seppur con minori contenuti. Niente tv con la PS4, ma sarà possibile usufruire gratuitamente di una fornita libreria di musica e lungometraggi prodotti da Sony. Sarà presente un sistema cloud, il Gaikai, su cui giocare titoli PS3 e PS4. Mediante il sistema PlayGo, sarà possibile giocare un gioco mentre lo si sta scaricando. Sarà possibile registrare e condividere video di gameplay (anche con la Xbox One). Sarà implementata la Cross-Game Chat, che permette di conversare con i propri amici anche se si stanno svolgendo attività differenti con la console, o si sta giocando a giochi diversi (compito che sulla One svolge Skype). Sarà interfacciabile con la PSVita, dando la possibilità, mediante cloud, di giocare i titoli della propria libreria PS4 sulla console portatile. Tutte cose che, in un modo o nell’altro, fanno da contorno all’attitudine sempre prettamente gaming della console.

Da segnalare, infine, il processo di omologazione dei rispettivi servizi a pagamento online delle due console, che vanno ad assumere caratteri molto simili: mentre su PS4 sarà necessario effettuare un abbonamento per giocare online – similmente a quanto avviene con Xbox Live – con l’abbonamento Gold di Xbox Live si avranno a disposizione due giochi al mese da scaricare gratuitamente – similmente a quanto avviene con l’abbonamento Plus del PS Network.

Guardando ai contenuti, appare chiaro come le due compagnie abbiano preso strade diverse: Microsoft ha coraggiosamente deciso di fare un tentativo per elevare lo status della console, ampliandone il target; Sony ha invece deciso di preservare tale status, puntando tutto sui gamer duri e puri. Il round sarebbe da assegnare a Microsoft, in virtù del maggior impegno profuso nel differenziare i servizi messi a disposizione dell’utente, tuttavia il clamoroso autogol delle limitazioni al gioco offline impone un pareggio.

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AGGIORNAMENTO

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CONTROLLI

Tanto Sony quanto Microsoft si sono adoperate per progettare nuovi controller: entrambi godono di force feedback migliorato e di un restyling generale della linea ma quello che ha compiuto maggiori passi avanti sembra essere il Dualshock 4, che introduce rilevanti novità. Non ci riferiamo al pulsante Share, al jack per le cuffie o alla barra luminosa, gli uni certo molto utili e l’altra molto scenica. Ci riferiamo al touchpad capacitivo inserito sul fronte del controller: oltre che essere in una posizione che pare molto comoda da raggiungere, si tratta di un elemento atipico (in realtà già sperimentato con la PSVita), con potenzialità notevoli. Anche la forma del controller appare migliorata, perlomeno in termini ergonomici, più rotonda e smussata.

SenzanomeIl controller della One altro non è che un miglioramento, senza aggiunte, della precedente versione. È stato migliorato il pad direzionale e il grip degli stick analogici; il tasto XBOX è stato spostato più in alto e i tasti select e start hanno cambiato nomenclatura, richiamando differenti funzioni; le sensibilità dei grilletti, infine, è stata migliorata. Il controller wireless necessita ancora di batterie AA per funzionare, il ché non è proprio il massimo in termini di praticità e di peso.

b8322f16-93b6-4536-9834-f0085c20ac5fcontroller oneMicrosoft, tuttavia, non se ne è stata con le mani in mano e ha concentrato gli sforzi per migliorare il Kinect, come tutti sanno accessorio di serie e – a tratti – indispensabile di ogni Xbox One. Stando a quanto affermato da Microsoft, e a quanto mostrato, il Kinect 2 sembrerebbe strabiliante per precisione e sensibilità, garantendo lo svolgimento di innumerevoli funzioni, fra cui: elaborazione di comandi vocali, anche in ambienti rumorosi, riconoscimento vocale e facciale, rilevamento della profondità dell’ambiente, registrazione in alta risoluzione e altro ancora. Microsoft precisa che la periferica sarà impostabile a piacimento (anche in relazione alla privacy), potrà essere messa in pausa o disattivata e non sarà essenziale per navigare nei menu della console.

Immagine che mostra la precisione del Kinect 2 nel rilevare e ricostruire la profondità dell'ambiente. http://cdn.avsforum.com/5/50/502e1f17_kinect2_depth.jpeg

Immagine che mostra la precisione del Kinect 2 nel rilevare e ricostruire la profondità dell’ambiente. http://cdn.avsforum.com/5/50/502e1f17_kinect2_depth.jpeg

Sony, dal canto suo, ha continuato lo sviluppo della periferica omologa del Kinect, la Playstation Eye, ma senza convinzione né enfasi. Alla Microsoft puntano molto sull’integrazione definitiva del dispositivo, aprendo nuove prospettive di gameplay interattivo, mentre per Sony rimane un accessorio di lusso, acquistabile separatamente dalla console. In che modo e in che misura il Kinect 2 potrà cambiare, rivoluzionare, o semplicemente migliorare l’esperienza videoludica non ci è dato saperlo, al momento.

Da considerare, infine, che entrambe le console avranno la possibilità di implementare un secondo schermo, per arricchire l’esperienza di gioco. Con la One ciò sarà possibile mediante il già collaudato Smartglass, che permette di connettere alla console, via Wi-Fi Direct, un qualsiasi dispositivo Android, iOS, Windows Phone e Window 8 e di adoperarlo come controller o come schermo per visualizzare informazioni aggiuntive in-game. Stessa funzione svolge la Playstation App per PS4, con l’esclusione, fra i dispositivi supportati, di quelli basati su SO Microsoft.

Esempio di come un second screen può rendersi utile. http://www.extremetech.com/wp-content/uploads/2012/06/SmartGlass_Madden.jpg

Esempio di come un second screen può rendersi utile. http://www.extremetech.com/wp-content/uploads/2012/06/SmartGlass_Madden.jpg

Il round, considerata l’attenzione e l’importanza riservata alle periferiche di controllo, se lo aggiudica Xbox One.

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ESCLUSIVE

Quanto mostrato da Microsoft durante la conferenza all’E3 ha certamente risollevato le aspettative attorno la Xbox One. Quel che è emerso, difatti, è un parco titoli di tutto rispetto, con numerose esclusive, cinque delle quali nuove IP: Ryse: Son of Rome, sorta di hack’n’slash tattico; Quantum Break, di cui si è visto solo un trailer in CGI; Titan Fall, frenetico FPS futuristico; Sunset Overdrive, misto fra action e shooter dalla grafica stile cartoon; Project Spark, interessante quanto particolare gioco creativo (in realtà disponibile anche per Windows 8). Tornano Killer Instinct, reboot del franchise di metà anni ’90, Halo, arrivato al quinto capitolo, Dead Rising 3 e Forza Motorsport 5. Si è visto il misterioso D4 e un anteprima di Crimson Dragon – con tanto di brutta figura causa filmato senza audio. Tanta roba, insomma.

Le esclusive di punta della PS4, invece, si conoscevano già da tempo. Di nuovo, all’E3, si è visto The Order 1886, titolo dalle tinte steampunk dai creatori di God Of War. Killzone: Shadow Fall, Infamous: Second Son e DriveClub non si potevano considerare sorprese neppure il giorno dell’annuncio. Più interessanti Knack e The Dark Sorcerer (il prossimo titolo Quantic Dream). PS4, più che guadagnare in termini di esclusive, ci perde. Perde per esempio Final Fantasy XV e Kingdom Hearts III, che approderanno anche su One. Sony, tuttavia, si adopera inserendo contenuti esclusivi per la propria console – missioni aggiuntive, skin e simili – in alcuni titoli, come Watch Dogs e Destiny,  e soprattutto presta un occhio di riguardo al mercato indie: tanti saranno i giochi indipendenti in arrivo sulla prossima Playstation, da sempre in prima linea nel supportare i piccoli sviluppatori. Con Microsoft le cose sono più complicate. Non mancheranno titoli indie – è stato infatti annunciato anche il promettente Below, dai creatori di Sword & Sorcery – ma la trafila burocratica e commerciale per pubblicare un gioco su XBLA risulta proibitiva per i piccoli sviluppatori, obbligati a pubblicare attraverso un distributore.

E’ un round arduo da definire, ma pensiamo che, nonostante il poco supporto dato agli sviluppatori indipendenti, Microsoft si sia sforzata di più, prima nel cercare di mettersi al passo con la rivale e poi nel sorpassarla. Siamo ancora ai blocchi di partenza, ma al momento le esclusive annunciate per Xbox One sono più numerose e più interessanti. Il round va a Microsoft.

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BLOCCO USATO

L’altra questione che sta accendendo gli animi nella console war fra PS4 e Xbox One è quella riguardante il blocco dell’usato. L’argomento è stato fonte di imbarazzo per Microsoft, fra passi indietro, ritrattazioni e puntualizzazioni, mentre si è rivelato un’arma in più nell’arsenale di Sony. Arma, va da sé, utilizzata al solo scopo di denigrare l’avversario, non senza contraddizioni. La chiarificazione definitiva su come funzionerà il sistema di cessione, scambio e prestito di titoli sulla Xbox One è giunta in un post sul blog Xbox. Microsoft specifica che, in linea di massima, i titoli su disco potranno essere venduti, così come potranno essere scambiati. Per quanto riguarda lo scambio, la cosa è particolare, poiché ogni gioco potrà essere prestato solo a qualcuno presente nella propria lista di amici da almeno 30gg, una volta sola e per un periodo di 30gg. Limitante e macchinoso. Riguardo la vendita dei giochi su disco, la politica di Microsoft è quella di lasciare che siano i distributori terze parti a decidere se, come e in che misura permettere il ricircolo dei propri prodotti. Per rassicurare i giocatori, Microsoft ha precisato che, in qualità di distributore, garantirà massima libertà all’utente nel disporre del proprio gioco su disco e la stessa cosa potrebbero fare altri distributori.

Fronte Playstation: pochi giorni fa, Jack Tretton, presidente e CEO di SCEA, è stato “beccato” a proferire parole che esprimono una filosofia fin troppo simile a quella dell’azienda rivale. A domanda precisa, Tretton rispondeva che Sony avrebbe lasciato i distributori terze parti liberi di decidere che politica adottare riguardo lo sfruttamento di DRM al fine di controllare e/o limitare la circolazione di un proprio prodotto . Suona familiare? Il polverone era sollevato, tanto da richiedere una risposta sollecita da parte di Sony, risposta che è arrivata senza tardare. Senza dilungarsi in dettagli, Sony ha precisato che ogni gioco su disco potrà essere liberamente venduto o ceduto, senza limitazioni di sorta. La porta a mezzi alternativi per bloccare il ricircolo dell’usato rimane aperta – si pensi agli online pass che vanno tanto di moda – ma con queste poche, secche parole, Sony riesce a rassicurare tutta la base di gamer. Cosa che Microsoft proprio non riesce a fare.

La questione è ancora da definire e nei prossimi mesi le cose assumeranno contorni più chiari, ma, nel frattempo, la battaglia sul blocco dell’usato è stravinta da PS4.

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PREZZO

Ultimo parametro da valutare nel nostro raffronto fra le due console è il prezzo. Ultimo, ma non ultimo, verrebbe da dire. L’annuncio del prezzo di lancio di entrambe le console ha riservato una gradita sorpresa. Ci riferiamo, naturalmente, a quello relativamente basso fissato per la PS4: appena 399€, mentre la One andrà via a un prezzo superiore di ben 100€. È pur sempre vero che la Xbox One comprende il Kinect 2, periferica raffinata e dunque costosa; l’oggetto, però, rimane ancora circondato da un muro di scetticismo, che Microsoft deve affrettarsi ad abbattere dimostrando che il Kinect ha il suo perché. In quest’ottica, 100€ di differenza paiono troppi per riuscire a porsi in maniera competitiva sul mercato fin dal lancio della console.

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L’ultimo round, non c’è bisogno di dirlo, se lo aggiudica la PS4.

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CONSIDERAZIONI FINALI

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DESIGNX
HARDWARE
SERVIZI
CONTROLLIX
ESCLUSIVEX
BLOCCO USATOX
PREZZOX

Nella nostra immaginaria partita, giocata per determinare quale sia la migliore console, Playstation 4 esce vincitrice nei confronti di Xbox One aggiudicandosi 3 round contro 2. Per la console Sony si tratta di una vittoria di misura, in una partita giocata sul filo di lana. Vittoria dettata non da una evidente superiorità, quanto piuttosto agevolata dai passi falsi di Microsoft, soprattutto quelli riguardanti le limitazioni al gioco offline e il blocco dell’usato. C’è ancora tempo fino al lancio delle console sul mercato, gli equilibri potrebbero variare e le decisioni essere revocate. Microsoft intende proporre un prodotto completo e in parte nuovo, un concetto di console 2.0 di nuova generazione, ma la Xbox One, attualmente, paga le politiche di controllo messe in atto dalla casa madre, che ne limitano fortemente l’appeal fra coloro i quali dovrebbero rappresentare il cuore pulsante del target di una console: i gamer.

PS4 vince, ma non stravince. La console war va avanti.

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AGGIORNAMENTI SULLA SITUAZIONE

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