Ecco alcune curiosità sullo sviluppo di Breath of the Wild

Breath of the Wild

Nel corso della GDC 2017 sono stati svelati alcuni retroscena sullo sviluppo di The Legend of Zelda: Breath of the Wild. I contenuti di cui parleremo sono tutti spoiler-free, quindi rilassatevi e godetevi lo spettacolo.

Innanzitutto, abbiamo degli sketch di Link in vestiti moderni, con una chitarra elettrica e persino in sella a una moto. Non si tratta di fanart, bensì di bozzetti creati durante i primi mesi di sviluppo del gioco.

Il tema “futuristico” era quindi già presente sin dall’inizio, anche se dopo si è deciso di puntare a uno stile meno moderno, unendo elementi fantascientifici ad altri più medioevali.

Breath of the Wild

Una piccola curiosità: sapevate che il primissimo Zelda doveva essere ambientato in un futuro apocalittico? Come in Breath of the Wild, Link si sarebbe trovato in un mondo un tempo dominato dalle macchine, ma ormai in rovina: la Triforza inizialmente non era un artefatto magico, ma dei chip da raccogliere nei vari dungeon.

E, a proposito del primo The Legend of Zelda, ecco un video che sembra fatto apposta per tuffarci in un mare di nostalgia: durante lo sviluppo di Breath of the Wild, per poter rappresentare con più semplicità alcune delle meccaniche base del gioco, è stato creato un prototipo 2D basato sul primo Zelda. Link può tagliare alberi, farne rotolare i tronchi e usarli come zattere e persino scuotere i rami degli alberi con la Foglia Deku.

Chissà se resterà un prototipo o se prima o poi verrà riutilizzato: sarebbe bellissimo giocare a un “nuovo” Zelda in stile NES! O, chissà, poterci sbizzarrire in un eventuale Zelda Maker!

Infine, ecco un’altra immagine, questa davvero fantascientifica: Breath of the Wild a un certo punto si chiamava The Legend of Zelda: Invasion, e includeva la presenza di UFO (non la prima volta nella serie, a dirla tutta). A destra, un manga con tanto di alieno.

Breath of the Wild

Daniela Rizzo
Videogioco da... sempre! Ho iniziato infatti a soli due anni su un MSX2, quando i giochi erano davvero tostissimi. E niente continue o password! Quanti Game Over, ragazzi! Ho poi scoperto Nintendo, e da quando mi hanno regalato un Game Boy Color non sono più tornata dal Mondo dei Funghi (o da Johto, o da Hyrule... beh, fate vobis!). Forse proprio perché ho iniziato su giochi già "vecchi", ho sempre nutrito una grandissima passione per il retrogaming: quando sento una melodia a 8 bit, mi sento sempre un po' archeologa! La mia serie preferita? The Legend of Zelda, che domande!

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