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Doom non supporterà il modding, ma l’editor si profila abbastanza potente

Durante un’intervista con Geoff Keighley registrata da GameTrailers, il vicepresidente di Bethesda Softworks Pete Hines è entrato maggiormente nel dettaglio su cosa si potrà e non si potrà fare nel prossimo Doom per quanto riguarda l’editing di livelli e il modding.

 

 

In breve, il “modding” nel senso tradizionale del termine non sarà supportato, ovvero gli utenti non avranno metodi studiati appositamente per introdurre oggetti di loro creazione tra i file di gioco ed impiegarli per costruire mappe e livelli (almeno, non ufficialmente; in una certa misura li si potrebbe comunque inserire a forza, ma questo è ancora tutto da scroprire).

L’altra faccia della medaglia è che tutte le versioni del gioco includeranno un editor, chiamato SnapMap, che permetterà di realizzare ambienti, livelli, script e tutta una serie di elementi avanzati.

 

“L’idea è… ho usato l’analogia con Minecraft l’altro giorno. Se mettete un dodicenne – se ce n’è ancora uno che non ha mai giocato a Minecraft – davanti a Minecraft, anche se non ha idea di cosa sta facendo riuscirà comunque a creare qualcosa, ok? Magari farà una faccia che sorride, o una casa. Ma se date il gioco in mano a qualcuno che sa perfettamente come usarlo, potrebbe ricrearci Zelda.

E i tool SnapMap sono sostanzialmente così. Potete darli a chiunque e riuscirà a fare qualcosa di semplice, ma la roba difficile, tutte quelle cose che una volta erano iper-complicate (…), l’idea è che ci sia abbastanza complessità e profondità da permettere di fare tutto il lavoro di scripting, e creare nuove modalità di gioco. Ha una curva di apprendimento che diventa molto ripida ed estesa alla fine, ma non è necessario saltare subito a quella fase come si faceva con i [vecchi] tool di Doom, e si può realizzare della roba più semplice, se ci si accontenta di quello.”

 

SnapMap avrà però dei limiti: dalle parole di Hines si intuisce che la creazione di esterni o interni molto grandi, in particolare, possa essere compromessa, e probabilmente non sarebbe possibile ricreare l’intera campagna di gioco solo con esso, Ma sarà comunque disponibile un buon livello di scripting, quindi si andrà oltre il semplice “ho fatto una stanza, c’è un mostro, mi spara”.

In aggiunta, c’è ovviamente il vantaggio che SnapMap stesso e tutti i contenuti con esso realizzato saranno in comune sulle tre piattaforme per cui è previsto Doom, quindi per esempio un livello o una modalità di gioco creati da un utente su PC saranno giocabili anche su console, e viceversa.

 

Doom è previsto per il 2016 su PC, PS4 e Xbox One.