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BlazeRush (PC) – Recensione

Caos e distruzione nel divertente racing game targato Targem Games

La miscela tra action game e racing game è stata ormai ben collaudata: molte serie di successo hanno avuto il loro capitolo di racing combat, come Mario Kart, Crash Team Racing, Jak X…Molti altri titoli invece sono nati esclusivamente per questo genere, vedi Modnation Racers, WipeOut, Mashed e lo stesso Burnout. Il punto di forza di ognuno di questi titoli è l’immediatezza del gameplay, che li rende ottimi party games per passare molte ore divertendosi con gli amici. Alla lunga lista si è aggiunto anche BlazeRush, titolo indie sviluppato dai russi Targem Games: saprà calcare con successo le orme dei suoi predecessori oppure perirà nell’inevitabile confronto? Scopritelo in questa recensione…

 

 Pronti…partenza…VIA!

BlazeRush, così lo definiscono gli sviluppatori, è un “dynamic arcade racing survival game“, che in buona sostanza sta a significare: guida e resta vivo. Cosa più facile a dirsi che a farsi poichè riuscire a tagliare il traguardo sarà tutt’altro che scontato.

 

Il titolo presenta una modalità campagna offline e una modalità party online sia locale che globale. La campagna si snoda in una serie di tracciati su diversi pianeti dove saremo chiamati a gareggiare contro un’agguerrita CPU in diverse modalità di gioco: dalle semplici corse a giri alle sfide a tempo, da gare di sopravvivenza a corse in stile “Re della Collina”, dove vincerà chi manterrà il comando della gara per più tempo. A nostra disposizione ci sono 16 piloti (la maggior parte da sbloccare procedendo nella campagna) e altrettante vetture, personalizzate per ciascun pilota ma sostanzialmente suddivise in tre categorie: quattroruote, vetture molto versatili e equilibrate, adatte ad ogni situazione; cingolati, più lenti ma molto più solidi e difficili da contrastare; veicoli a propulsione, molto veloci ma vulnerabili ai contatti. Al termine di ogni gara riceveremo delle coppe in base a quanti obiettivi avremmo centrato, e dei punti in base a quanto bene avremo disputato la gara. Le coppe, che in totale sono 209, serviranno per sbloccare i tracciati disponibili e andare avanti con la campagna, mentre i punti serviranno a sbloccare i piloti utilizzabili. Per completare questa modalità basteranno circa 7 ore, ben diversa la durata se si vorranno ottenere tutte le coppe richieste dal gioco, visto che alcuni obiettivi, soprattutto nelle sfide a tempo, sono tutt’altro che accessibili. Durante il nostro percorso verremo introdotti a nuove armi e nuovi potenziamenti che si dividono in due gruppi: gli acceleratori di velocità e le armi. Razzi, propulsori, mitragliatrici gatling, seghe circolari: ce n’è davvero per tutti i gusti.

Parlando di multigiocatore, esso si divide in locale e gloable: nel primo caso potremo unirci a un gruppo di 3 amici e disputare gare a 4 in ogni modalità presente nel gioco; nel secondo caso invece potremo creare o unirci a una lobby e disputare partite con altri giocatori da tutto il mondo. Quest’ultima opzione, però, è assai limitata vista la community ancora comprensibilmente piccola.

Tecnicamente parlando…

Sebbene BlazeRush sia un titolo indie, la sua realizzazione risulta curata e ben riuscita. Le texture sono semplici ma fanno il loro lavoro, il design dei veicoli è ben diversificato e funzionale, i circuiti ben strutturati e competitivi. Nota di merito anche il buon bilanciamento che gli sviluppatori saggiamente hanno conferito alle gare: gli acceleratori di velocità compaiono solo dietro al pilota in testa, così che esso non possa trarne eccessivo vantaggio. Inoltre, grazie all’apparizione randomica dei power-ups sull’intera superficie del circuito, e non in punti prestabiliti, ogni gara può essere ribaltata in ogni momento, garantendo una competizione continua fino al taglio del traguardo.

La visione dall’alto, invece, non è altrettanto ben gestita. Finchè il gruppo è compatto non sussiste alcun problema. Capita però che, per qualche secondo, alcuni piloti si stacchino dal gruppo: la telecamera in questo caso si allarga, ma non abbastanza: succede quindi che i giocatori nelle ultime posizioni, non più inquadrati nella visuale, vengano teletrasportati all’interno di essa, causando talvolta il sorpasso di altri concorrenti. Altrettanto scomoda in questi casi è la situazione per il pilota in testa, che qualora  si trovi al limite del rettangolo visivo della telecamera, non riuscirà a vedere in tempo il procedere del circuito, comunque segnalato da una minimappa nella parte bassa dello schermo.

Nonostante questo piccolo difetto, BlazeRush gode di un’ottima fluidità e una buona fisica, che rende i contatti e l’uso delle armi estremamente divertente. L’ottimo sonoro, nonchè le frenetiche musiche di sottofondo durante le gare, contribuiscono ancora di più a un’immersione completa nell’azione senza mai stancare.