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Football Manager 2015 (PC) – Recensione

Nuova formazione, vecchia tattica

Quando sei lo sviluppatore di un titolo come Football Manager 2015, ultimo capitolo di una serie di così grande successo che nel corso degli anni è riuscita a spazzare via qualsiasi forma di concorrenza, la tentazione di sedersi sugli allori e rinnovare il minimo indispensabile c’è, è inevitabile. Non è stata questa, però, la scelta di Sports Interactive, che con FM 2015 si è avventurata nella difficile e rischiosa impresa di portare una ventata d’aria fresca e, allo stesso tempo, tenere invariata la formula di gioco a cui i tantissimi fan della saga sono ormai affezionati da anni. Quali sono stati i risultati? Vediamolo subito.

Cravatta e tuta

Fin dai primissimi minuti di gioco, è impossibile non notare che c’è qualcosa di diverso. Già quando ci sarà chiesto di creare un nuovo allenatore da usare per la nostra partita, infatti, incontreremo la prima novità. Potremo selezionare la nostra esperienza come ex giocatore e come tecnico, dopodiché potremo decidere se essere un “allenatore in tuta” oppure un “allenatore tattico”. Nel primo caso, potremo gestire meglio gli allenamenti e il rapporto con i giocatori, mentre nel secondo caso saremo più abili affabili nelle conferenze stampa e sarà più facile fare una buona impressione sulla dirigenza.

Il resto dei preparativi funziona come già visto nei precedenti Football Manager. Si potranno scegliere il numero di campionati giocabili e non giocabili, si potrà optare per un database più o meno grande, e infine si potrà decidere se prendere fin da subito il controllo di un team, oppure iniziare da disoccupati e aspettare che si liberi qualche posto per iniziare la propria carriera. Una volta cominciata la vera e propria partita, però, salterà subito all’occhio la nuova, rivoluzionata, interfaccia di gioco. Sulla sinistra, un menù verticale estremamente semplice ed intuitivo, che permette di accedere rapidamente a tutte le funzionalità del gioco. In alto, invece, una comodissima barra di ricerca e il calendario, oltre al menù delle opzioni. Chi è sempre stato abituato al vecchio stile di navigazione, probabilmente, dovrà un attimo abituarsi, ma la curva di apprendimento è estremamente alta, e basterà qualche decina di minuti per padroneggiare anche questa nuova interfaccia di gioco.

La vittoria ama la preparazione

La gestione di tattiche, moduli, formazioni e allenamenti, sostanzialmente, rimane molto simile al passato, in quanto a profondità e complessità; allo stesso tempo, però, molti aspetti sono stati semplificati, rendendo il gioco accessibile anche ai meno esperti. Gli allenamenti potranno essere più o meno intensi e focalizzati su preparazione tecnico-tattica oppure preparazione pre-partita, utile a far conoscere una nuova tattica ai giocatori. Le diverse tattiche, proprio come visto in passato, consentono di schierare l’undici titolare con il modulo che preferiamo, e assegnando alcune istruzioni valide per tutta la squadra oppure solo per alcuni elementi del team. Quasi tutte le indicazioni che è possibile impartire sono riprese dai precedenti capitoli della serie, anche se il team di Sports Interactive è comunque riuscito ad inserire qualche novità.

Naturalmente, continua ad esserci anche la possibilità di interagire con i giocatori e la dirigenza, per comunicazioni di diverso tipo. È possibile rassicurare un giocatore riguardo le sue preoccupazioni di essere ceduto, promettergli di farlo giocare più spesso titolare oppure discutere riguardo la sua cessione nella prossima sessione di mercato, e così via. Allo stesso modo, incontrare lo staff di preparatori atletici, osservatori & co. può essere molto utile per avere consigli e aggiornamenti sulla squadra, mentre contattare la dirigenza potrebbe consentirci di ricevere soldi extra per ingaggiare nuovi giocatori, oppure ottenere un miglioramento delle strutture di allenamento, giusto per fare un paio di esempi.

Il manto verde

Un’altra importante novità di Football Manager 2015 la si può riscontrare durante le partite vere e proprie, una volta “scesi in campo”. Per realizzare le nuove animazioni, è stato utilizzato il motion capture, creando nuovi effetti, in alcuni casi molto credibili e piacevoli da guardare, anche se restano comunque presenti diversi difetti, che fanno un po’ storcere il naso, a volte. Tra questi, un effetto pattinamento ancora troppo evidente, e alcune situazioni di gioco troppo irrealistiche, dovute anche a qualche difetto dell’Intelligenza Artificiale, che nella norma funziona molto bene, ma presenta ancora qualche aspetto da perfezionare.