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Gunman Clive 2 (3DS) – Recensione

Gunman Clive 2 è il seguito diretto del platform creato da Bertil Hörberg che in passato abbiamo recensito per voi qui su GameBack.it. Vi lasciamo con il link alla recensione del primo nel caso vogliate rinfrescarvi la memoria prima di procedere alla recensione del secondo capitolo.

Per i neofiti, cos’è Gunman Clive? Si tratta di un platform basato sulle “gesta” di Clive, pistolero che vuole scacciare i banditi che hanno invaso il suo villaggio. Presto o tardi però, col procedere dei livelli, potete rendervi conto che la trama prende dei toni piuttosto surreali: se questo era valido nel primo capitolo dove si iniziava sulla terra e si finiva sulla luna, figuratevi che nel secondo cavalcherete dei panda e dovrete sparare a dei dinosauri senza alcun motivo apparente! La prima parte dell’avventura vi vede girare intorno al mondo prima che l’avventura prenda pieghe… siderali.

In Oriente, affronterete anche dei temibili ninja, le cui stellette sono piuttosto difficili da evitare

Per ammissione dello stesso sviluppatore, il level design di GC non è particolarmente ispirato e pesca a piene mani dai titoli canonici del genere: l’archetipo è probabilmente Megaman, col quale il protagonista condivide la passione per le armi a distanza. A proposito di sviluppatore: il titolo in questione è stato sviluppato da una singola persona, perciò tenetelo bene a mente nel corso della recensione. L’unico aiuto esterno è arrivato dal fratello di Bertil Hörberg, il quale si è occupato delle musiche di gioco. Come accade anche per altri fattori di gioco, non possiamo che ribadire come in passato la bontà della OST di gioco, che vi ritroverete a fischiettare anche una volta chiusa la console.

Il seguito di GC ha portato una bella ventata di novità per quanto riguarda le situazioni in-game: mentre nel primo capitolo i livelli bene o male si sviluppavano tutti puramente in stile platform, qui avrete ogni tanto dei livelli che vi vedranno prendere le briglie del vostro cavallo o addirittura di uno pterodattilo, in volo verso l’orizzonte! L’introduzione di questi livelli è assai gradita e permette una discreta varietà interna, ma non sono l’unico fattore di discrepanza col passato. Unica nota dolente: non esiste un sistema di mira per queste sessioni “a cavallo”: i movimenti della pistola e del cavallo saranno legati, perciò se vorrete sparare a destra anche la cavalcatura si sposterà in quella direzione.

Lo sviluppatore ha ammesso che in passato lavorare per mesi ad un vg che presentava sempre la stessa palette di colori si è rivelato deprimente: come potete vedere dal confronto qui sotto le cose cambiano già dai primi livelli. Usando le parole dello sviluppatore:

“I’m honestly not quite sure if that’s an improvement or not but it got a bit depressing looking at a beige and brown screen for months on end when I was developing the first game, so I felt I needed a bit more colour this time. There’s also a bit more going on visually in general”.

Anche gli ambienti sono cambiati, essendo ora più dinamici (terrazzi ce crollano, rocce che non vedono l’ora di trascinarvi nel baratro, nemici che vi corrono dietro e così via).

Per quanto riguarda la longevità, abbiamo impiegato circa 2 ore e mezza per completare la prima run nei panni di Clive. Contando che il titolo è altamente rigiocabile data la presenza di 4 pg in totale e di 3 livelli di difficoltà, e che il prezzo è di “soli” 3 euro, ci sembra un buon bilanciamento. Rispetto al passato i livelli affrontabili sono ora 24, con tanto di boss finale che vi lascerà di stucco. Starà a voi decidere se sarà più epica la rivelazione finale o i titoli di coda…

Chieftain Bob

Una piccola nota sui 4 pg:

I pg armati di pistola potranno di volta ottenere upgrade per la propria arma (proiettili multipli, megaproiettili) sconfiggendo nemici, ma basta subire un colpo per perdere il potenziamento e tornare all’arma tradizionale. La barra della vita è tanto più lunga quanto più è basso il livello di difficoltà, e la salute può essere recuperata in-game mangiando… fette di torta (non è una buona scusa per mangiarle nella realtà, perciò non fiondatevi in cucina!).

Vi lasciamo con una carrellata di immagini prese da vari livelli di gioco.