AGGIORNAMENTO (27/06/2015):
Come era prevedibile dopo tutte le lamentele e la figuraccia unanime, Apple è definitivamente tornata sui propri passi, e sta cominciando a riabilitare i giochi rimossi. Per adesso solo un titolo sembra essere di nuovo disponibile nello store, ma con ogni probabilità è solo questione di tempo anche per tutti gli altri.
ARTICOLO ORIGINALE (26/06/2015):
Probabilmente non siete molto informati a riguardo (come non lo ero io fino a poco fa), ma negli Stati Uniti in seguito alla strage nella chiesa di Charleston ad opera di Dylann Roof si è aperto un enorme dibattito riguardo la bandiera confederata, il simbolo degli Stati del sud durante la guerra di secessione tra Nordisti e Sudisti.
La bandiera confederata per molte persone rappresenta ancora oggi tutto un insieme di ideali politici iper-patriottici, e occasionalmente con derive xenofobe. Per farla corta, negli Stati Uniti si è deciso di rimuovere tutte le bandiere confederate dagli edifici pubblici, in segno di presa di distanza dal comportamento di estremisti come Roof.
A ruota sono seguite alcune catene commerciali, ad esempio Wallmart e Amazon, hanno immediatamente tolto dalla vendita tutte le bandiere confederate e una serie di altri articoli che la includevano.
Se questo può già sembrare un po’ impulsivo, la vera follia è quella di Apple.
L’azienda che gestisce lo Store di tutti i dispositivi che montano un sistema operativo iOS, infatti, ha immediatamente optato per l’eliminazione senza previo avviso di tutti i videogiochi in cui compare una bandiera confederata. Non si sta parlando principalmente di titoli in cui una bandiera confederata viene usata con accezione razzista o xenofoba, ma di una lunga lista di prodotti che rappresentano proprio la guerra di secessione, in cui la bandiera era ovviamente usata per una delle due fazioni.
Vari sviluppatori colpiti da questa decisione si sono ovviamente lamentati, cercando di capire il da farsi. HexWar Games dice di voler tentare di ri-sottoporre i propri titoli con una versione della bandiera meno nota risalente al 1861, per provare a salvare almeno le apparenze. Un rappresentante di Game Labs è stato meno diplomatico:
(…)
Spielberg non ha provato a correggere il proprio film “Schindler’s List” per farlo sembrare più accomodante. Il film storico “Gettysburg” (1993) è ancora su iTunes. Crediamo che tutte le forme di arte riguardo la storia – libri, film, o giochi come il nostro – aiutino ad imparare e comprendere la storia, mostrando gli eventi come sono avvenuti. Per noi le storie reali sono più importanti dei soldi.
Di conseguenza non intendiamo alterare il contenuto del gioco, e Ultimate General: Gettysburg non sarà più disponibile sull’AppStore. Speriamo sinceramente che la decisione di Apple raggiunga i risultati voluti. Non possiamo cambiare la storia, ma possiamo cambiare il futuro.
Apple ha subito commentato affermando di avere “rimosso dall’App Store le app che usano la bandiera confederata in modo offensivo o insensibile, il che viola le nostre linee guida”; il che è, ovviamente e dimostrabilmente, falso.
Raggiunta dalla controversia, Apple sembra stare ora ritrattando la propria posizione, e adesso ha aggiunto che non intende “rimuovere app che mostrano la bandiera confederata per fini educativi o storici”. L’azienda dice di stare selezionando quali titoli rientrano in questa categoria per ripristinarli, anche se ancora non si è visto nulla di fatto.
Comunque vada a finire (e ovviamente mi auguro che tutti i giochi ingiustamente eliminati tornino al loro posto), l’impulso statunitense di nascondere i veri problemi dietro ad una facciata in cui tutti sono tanto politically correct sta raggiungendo livelli seriamente preoccupanti.
Ah, ed è di nuovo un americano, a quanto pare, ad aggiudicarsi la seconda menzione del mio speciale premio, che ogni tanto è bene rispolverare. A chiunque abbia pensato che fosse una buona idea autorizzare questa vaccata-lampo, che sarebbe servita a qualcosa e non ci sarebbero state conseguenze negative: