Che il famoso franchise di Valve, Counter Strike, sia zeppo di persone disoneste, pronte ad ogni genere di scappatoia pur di vincere una partita e fare un buon risultato, è cosa nota da tutta la community. Così come è appurato che ogni genere di gioco è popolato da gente del genere. Non che ci sia qualcosa di male nel cercare un aiuto quando non si riesce a “fare” un livello, perché considerato troppo difficile. Questo ragionamento può andare nel momento in cui si gioca in modalità singola, da soli contro il computer. Quando però a rimetterci sono altri giocatori, non va affatto bene.

E’ recente la notizia che un utente, tale AndroidL, palesemente contro questo genere di ingiustizia, abbia avuto l’idea di “sporcarsi le mani” al posto di Valve, che sì, si è impegnata per prendere alcune misure per bannare i cosiddetti cheater, ma con risultati non molto soddisfacenti. Il giocatore dalle parole è passato ai fatti: ha creato un finto programma hacker, chiamato “multihack“, che prometteva vari vantaggi in combattimento. Fin qui tutto nella norma, potrebbero pensare alcuni, ma che il programma contenesse certi tool nascosti non se lo aspettava nessuno. Celato a dovere, infatti, l’utente ha piazzato uno strumento in grado di segnalare al VAC di Steam i nickname dei vari giocatori disonesti e, quindi, bannarli prima che potessero creare scompiglio in-game. Il programma ha raggiunto importanti risultati: ad oggi, ha infatti segnalato e fatto bannare più di 3000 utenti.

In attesa che chi di dovere si sbrighi a svolgere il proprio lavoro, ci pensano gli utenti a farsi giustizia, in Counter Strike.

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Questo utente è troppo pigro o troppo impegnato a giocare per completare il suo profilo.

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