Capcom, ci risiamo

Ieri Capcom ha annunciato a sorpresa che Dead Rising 3, uno dei titoli di lancio di Xbox One, uscirà presto anche su PC, più precisamente nel corso dell’estate.

 

[youtube https://www.youtube.com/watch?v=ObURLnfQxi4]

 

Sono già anche stati distribuiti i requisiti si sistema minimi e necessari, più precisamente sulla pagina Steam del gioco, e non sono neanche bassi:

 

Minimi:

  • OS: Windows 7 a 64 bit
  • CPU: Intel Core 2 Quad Q9550 da 2,83 GHz o AMD Phenom II X4 945 da 3,00 Ghz
  • RAM: 6 GB
  • GPU: Nvidia GeForce GTX 570 o ATI Radeon HD 7870
  • DirectX: Versione 11
  • Hard Drive: 30 GB di spazio libero
  • Scheda audio: compatibile con DirectX 11

 

Consigliati:

  • OS: Windows 7 a 64 bit
  • CPU: Intel Core i5-4570 CPU da 3,20 GHz o equivalente AMD
  • RAM: 8 GB
  • GPU: Nvidia GeForce GTX 670 2GB o ATI Radeon 7970 2GB
  • DirectX: Versione 11
  • Hard Drive: 30 GB di spazio libero
  • Scheda audio: compatibile con DirectX 11

 

Viene anche esplicitamente consigliato di usare un controller per Xbox 360 o Xbox One, anche se è difficile dire se si tratti di eccessiva cautela o siamo davanti ad un nuovo Dark Souls.

 

 

La parte curiosa di tutto questo è che quando Dead Rising 3 uscì Capcom fece sapere esplicitamente che il gioco non sarebbe arrivato su PC:

Assolutamente non un’esclusiva temporale, è un gioco per Xbox One. Su internet leggiamo molte voci a riguardo. Non uscirà su PS4 o PC.

 

Evidentemente in realtà l’accordo con Microsoft prevedeva un’esclusiva temporale o magari l’esclusiva su console ma nessuna delle due parti ci teneva a farlo sapere in giro, oppure (improbabile) Capcom ha stracciato il contratto con Microsoft, convinta di poter far pari a eventuali penali e simili con le vendite su computer.

Come ho detto, molto improbabile. L’uscita su PC era prevista da sempre, ma dirlo subito avrebbe ovviamente danneggiato il lancio di Xbox One, quindi si è aspettato adesso.

Lorenzo Forini
Sono nato a Bologna nel 1993, videogioco da sempre, e da sempre mi ha affascinato l'idea di andare oltre al solo giocare, di cercare di capire cosa c'è nascosto in ogni titolo dietro al sipario più immediato da cogliere. Se i videogiochi sono una forma d'arte, forse è il caso di iniziare a studiarli davvero come tali.

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