Secondo Valve la software house era "ostile" all'utenza

Steam

Steam è la maggiore piattaforma di digital gaming attualmente presente sul mercato. Un monopolio che se da un lato ha portato enormi benefici e comodità, dall’altro ha dato la possibilità a software house di dubbia integrità di ottenere visibilità e poter pubblicare i propri giochi sulla piattaforma. E’ il caso di Digital Homicide, team di sviluppo rinomato per i suoi prodotti scadenti e massacrati dalla critica. Il team però, cosciente o no delle proprie mancanze, ha deciso di procedere per vie legali dapprima contro un noto critico, Jim Sterling, per la cifra di circa $10 milioni; e poi addirittura contro alcuni utenti Steam, per un totale di $18 milioni. Digital Homicide riteneva di venire bullizzata e ridicolizzata in particolare da un gruppo, “Digital Homicide’s Poop Games”.

Valve non ha gradito l’operato di suddetto team di sviluppo e ha quindi deciso di procedere alla rimozione di ogni gioco da loro sviluppato dalla propria piattaforma, in quanto “viluppatori si sono dimostrati ostili nei confronti degli utenti di Steam”.

Non si scherza con Gaben!

Lorenzo Agonigi
Diciamo la verità, un giocatore che inizia la sua carriera prendendo in mano un controller del Nintendo 64 non può di certo considerarsi fortunato (avanti, venitemi a dire che voi avete capito subito come impugnarlo).

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