Buona notte e buona fortuna...

Sul sito ufficiale del gioco Techland ha annunciato la decisione di rimandare Dying Light al febbraio 2015. L’uscita inizialmente prevista aleggiava per circa metà/fine 2014, poi era rimasto solo un vago “2014” e una discreta penuria di notizie per svariati mesi, quindi non posso dire che questa decisione arrivi completamente intattesa.

 

La ragione del rinvio la spiegano gli sviluppatori stessi:

Quando abbiamo iniziato a sviluppare Dying Light, il nostro obiettivo era innovare. Volevamo darvi una libertà di movimento mai vista prima nei giochi open world. Dopo svariati miglioramenti e mesi di duro lavoro, ora siamo così vicini al realizzare la nostra visione iniziare che non possiamo fermarci prima che sia finita.

Crediamo che l’elemento del Natural Movement del nostro gioco cambierà quello che vi aspettate dal genere, e non vogliamo sacrificare in nessuna misura il suo potenziale facendo uscire il titolo troppo presto. Questa mentalità focalizzata sulla qualità sottolinea [forse “accomuna”] tutte le nostre scelte di sviluppo, e speriamo che condividiate il nostro pensiero, che il gameplay debba sempre venire prima di tutto il resto.

La nuova data ci assicura di poter realizzare pienamente la nostra visione di un titolo open world innovativo. Non saremo costretti a fare compromessi sul gioco stessi e su nessuna delle cinque piattaforme su cui stiamo lavorando. Per voi, questo significa un gioco originale e fuori dal comune che farà valere la pena di aspettare.

 

Il team ha anche precisato che passato il periodo dell’E3 si curerà di pubblicare periodicamente informazioni e dettagli riguardanti il gioco.

 

Ricordo che Dying Light uscirà su PC, PS3, PS4, Xbox 360 e Xbox One.

Lorenzo Forini
Sono nato a Bologna nel 1993, videogioco da sempre, e da sempre mi ha affascinato l'idea di andare oltre al solo giocare, di cercare di capire cosa c'è nascosto in ogni titolo dietro al sipario più immediato da cogliere. Se i videogiochi sono una forma d'arte, forse è il caso di iniziare a studiarli davvero come tali.

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