Violenza gratuita a pagamento

Hatred, il discusso titolo d’esordio di Destructive Creations, ha un nuovo trailer di gameplay con diverse sequenze inedite e un link per pre-ordinare.

Se non sapete ancora niente del gioco, non credo vi aspettiate quello che state per vedere. In caso contrario, niente di troppo diverso dai vecchi video.

 

 

Avendo superato lo scoglio di Greenlight, in teoria Hatred dovrebbe sbarcare presto su Steam, ma c’è un aggiornamento: Hatred ha ricevuto un rating di “Adults Only” dall’ESRB (a cui, preciso, gli sviluppatori stessi hanno deciso di sottoporre il gioco, dato che nessuna legge obbliga a passare per organi di valutazione quando si pubblica in proprio su piattaforme aperte).

Questo potrebbe ora mettere in discussione un suo effettivo arrivo sulla piattaforma di Valve, o come minimo relegarlo ad account maggiorenni o qualcosa di simile. Staremo a vedere come si risolverà questo scenario, totalmente inedito per Steam.

 

Passando al pre-ordine, il prezzo base è di 16,66€, mentre per ben 36,66€ si riceverà anche una maglietta col logo del gioco, disponibile in quantità limitata. Entrambe le versioni garantiscono l’accesso gratuito alla colonna sonora. Immagino che i “666” siano voluti, come forma di scherno per i detrattori o di scontato easter egg. Perlomeno è una variazione dal solito “,99”.

Visto che ho dimenticato il bigottismo negli altri pantaloni, non ho nessun problema a dire che a pelle Hatred mi dà l’idea di essere un titolo tecnicamente competente e di sicuro non un lavoro tirato via, né dal punto di vista delle dinamiche né da quello artistico. Come ho già estesamente spiegato, comunque, il mio personale consiglio rimane quello di non pre-ordinare giochi, mai e comunque; ovviamente poi ognuno è libero di fare come crede.

 

 

Il gioco uscirà intorno ad aprile-maggio circa, anche se non c’è ancora una data esatta. Per ora è previsto su PC, con versioni console non all’orizzonte e onestamente piuttosto improbabili, anche e non ultimo per via del rating.

Lorenzo Forini
Sono nato a Bologna nel 1993, videogioco da sempre, e da sempre mi ha affascinato l'idea di andare oltre al solo giocare, di cercare di capire cosa c'è nascosto in ogni titolo dietro al sipario più immediato da cogliere. Se i videogiochi sono una forma d'arte, forse è il caso di iniziare a studiarli davvero come tali.

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