Sembra una barzelletta, e se non ci fossero degli eventi tragici in ballo verrebbe da ridere. Nella città di Southington nel Connecticut, una inziativa di matrice comunale, con l’appoggio del lato clericale della città, fa sì che chiunque consegni alle autorità un videogioco PEGI 18, riceva una somma di ben 25$ (un alternativa alla rivendita dell’usato!). I giochi consegnati, non saranno spediti ai poveri bimbi africani come vi sareste aspettati, ma saranno rotti e buttati nell’immondizia (e perché no, potrebbero essere crocifissi in nome di qualche santo). Ovviamente, tutti si guardano dal comprare videogiochi violenti, ma nessuno batte ciglio riguardo al fatto che lì dove avvengono le stragi “a causa di COD”, la facilità di ottenere armi che non siano virtuali è raccapricciante. Anzi, se dobbiamo dirla tutta, il vice presidente della National Rifle Association(Wayne LaPierre) durante un’intervista (del passato 20 Dicembre) disse:

Purtroppo in questo paese c’è un’industria che agisce nell’ombra e che corrompe i nostri ragazzi tramite la vendita di videogiochi violenti che hanno nomi come Bulletstorm, Grand Theft Auto, Mortal Kombat e Splatterhouse.Un gioco come questi va denunciato ed i media, avendolo tenuto nascosto, sono corresponsabili di questi avvenimenti.”

Delle parole che hanno un senso tutto loro, a cui molti danno retta. Di conseguenza, se vi dovete sbarazzare di qualche videogioco demoniaco non bruciatelo come avreste intenzione di fare, portatelo al comune di Southington, otterrete lo stesso risultato e ci guadagnerete un corposo bottino!

Palma
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