Notizia non confermata, ma tristemente credibile

Metal Gear Solid V The Phantom Pain soldati

Metal Gear Solid V: The Phantom Pain uscirà ufficialmente nei negozi domani, ma varie copie stanno già circolando, e nelle ultime ore è venuta alla luce una notizia (non confermata ufficialmente, per il momento) che non farà piacere a chi pensava di acquistare una copia retail del titolo per computer.

Stando a quanto riportato da un utente su Twitter con tanto di screenshot, nella versione fisica di The Phantom Pain per PC è infatti presente un unico DVD, contente un unico file di 9 MB… l’installer di Steam.

 

https://twitter.com/graphure/status/637981198229368836

 

Con la confezione è ovviamente incluso anche un codice per riscattare una copia di The Phantom Pain da Steam, ma dato che il download del gioco (in teoria 28 GB) andrebbe eseguito integralmente, il beneficio dell’acquisto fisico consisterebbe in una scatola di plastica e un disco vuoto con sopra stampato il logo di MGS V.

 

Come ho già scritto, la notizia non è ancora confermata al 100% – ma francamente non mi stupirei troppo se lo fosse presto. Konami negli ultimi anni non è stata famosa per la qualità dell’operato di publisher: anche dimenticandoci delle vicende legate a Kojima e a T.P., all’attivo abbiamo alcuni remaster oggettivamente peggiori degli originali sotto il profilo tecnico e mai patchati (o patchati solo su alune piattaforme), svariati titoli usciti senza alcuna copertura pubblicitaria e persino un gioco (Blades of Time) che a quanto pare il giorno del lancio ufficiale non era disponibile in quasi nessun negozio nordamericano.

Se domani pensavate di comprare in negozio Metal Gear Solid V: The Phantom Pain per PC in modo da evitare o alleviare il download da Steam, vi conviene quindi aspettare un momento e cercare di avere più chiara la situazione.

 

Metal Gear Solid V: The Phantom Pain sarà disponible dal 1 settembre 2015 su PS3, PS4, Xbox 360, Xbox One e PC.

Lorenzo Forini
Sono nato a Bologna nel 1993, videogioco da sempre, e da sempre mi ha affascinato l'idea di andare oltre al solo giocare, di cercare di capire cosa c'è nascosto in ogni titolo dietro al sipario più immediato da cogliere. Se i videogiochi sono una forma d'arte, forse è il caso di iniziare a studiarli davvero come tali.

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