Colpo di scena... prevedibile?

Ammetto di essere rimasto molto stupito quando ho scoperto, mesi fa, che Plants vs. Zombies: Garden Warfare non avrebbe avuto nessuna forma di microtransazione. Per il tipo di gioco, per il publisher (EA), ma soprattutto per la struttura di microacquisti già inserita nel prodotto, solo regolata unicamente con moneta interna al gioco stesso.

Ora non sono più stupito.

 

Sono passati due mesi da quando Garden Warfare è uscito, ma da oggi qualcosa è cambiato: ora è possibile acquistare monete virtuali con denaro vero, come viene spiegato in questa pagina:

Dalla prossima settimana [cioè oggi, NdT], i giocatori avranno l’opportunità di acquistare monete dallo Sticker Shop, che permette ai giocatori di accedere a nuovi pack e personaggi più rapidamente – gli stessi contenuti che possono essere ottenuti tramite normale gameplay. Ora avete la possibilità di giocare come preferite; potete giocare per ottenere nuovi pack e contenuti tramite monete ottenute nel gioco, oppure potete acquistare monete per avere più pack e contenuti che volete immediatamente.

 

 

Ora, non mi piacciono le guerre per partito preso, e quella contro tutte le forme di pagamento extra in qualsiasi gioco senza neanche guardare alla situazione reale è una di queste, e su internet va molto forte. Il punto che più mi preme sottolineare non è che ci sono delle microtransazioni in Garden Warfare; non ho idea di quali effetti reali avranno sulla fruibilità del prodotto. Essendo un titolo competitivo online potrebbe potenzialmente destabilizzare la situazione, ma non l’ho mai giocato, quindi non voglio aggiungere altro in merito perché potrei perfettamente avere torto.

La cosa per me veramente grave, e che segna un bruttissimo precedente, è che delle microtransazioni vengono introdotte in un titolo non gratuito a gioco già ampiamente uscito e venduto senza nessun preavviso che sarebbe successo.

 

Ci sono persone che hanno comprato Garden Warfare con la consapevolezza (o speranza) di accedere ad un ambiente di un certo tipo, e ora si ritrovano di colpo in uno completamente diverso, e non hanno più modo di fare marcia indietro. EA non ha mai dichiarato esplicitamente che non sarebbero state introdotte microtransazioni in un secondo momento, ma non ha assolutamente preventivato che sarebbe successo.

E, non prendiamoci in giro, se guardando una videorecensione del gioco al volo io da fuori avevo riconosciuto nello store del gioco un modello perfettamente compatibile con le microtransazioni è evidente che quello era lo scopo con cui era stato pensato fin dall’inizio. Subito avevo immaginato che fossero state estromesse all’ultimo momento per fare fronte alla pessima ricezione della versione mobile di Dungeon Keeper e al danno d’immagine per l’azienda, ma il nuovo scenario è molto peggiore, perché ha di fatto spinto a comprare prima e cambiato le carte in tavola poi, quando ormai era troppo tardi per decidere con la visione più ampia possibile.

 

 

In other news, Plants vs. Zombies: Garden Warfare sarà reso disponibile su PC il 26 giugno prossimo. Lì almeno sapete già fin da subito cosa vi aspetta, e potrete decidere con tutte le carte in mano se volete acquistarlo o no. Gli utenti Xbox 360 e Xbox One non hanno avuto lo stesso privilegio.

Lorenzo Forini
Sono nato a Bologna nel 1993, videogioco da sempre, e da sempre mi ha affascinato l'idea di andare oltre al solo giocare, di cercare di capire cosa c'è nascosto in ogni titolo dietro al sipario più immediato da cogliere. Se i videogiochi sono una forma d'arte, forse è il caso di iniziare a studiarli davvero come tali.

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