Nintendo fa meglio delle previsioni, ma aspettate a stappare lo spumante

Nintendo ha pubblicato oggi il prospetto dei risultati finanziari della prima metà dell’anno fiscale, dal 1 aprile al 30 settembre 2014.

Il risultato è positivo e superiore alle aspettative, e su questo non si discute, ma visto che su praticamente ogni sito che riporta la storia ho letto interpretazioni molto tirate via e fuorvianti (del tipo “visto che gli introiti dell’azienda stanno aumentando significa che la crisi è passata”, il tutto affiancato da un paio di numeri su Wii U) ci tengo a prendermi un po’ più di tempo per darvi una versione più dettagliata di cosa penso stia effettivamente succedendo.

 

 

Ho trovato, direttamente nel sito di Nintendo, una versione ampliata dei bilanci semestrali che riporta più elementi ed è più estesa nel tempo dei trafiletti che vedo quasi tutti i giornali italiani stanno allegando agli articoli.

 

Nintndo 6 months september 2010 2014

Partendo dal tracollo del 2012 vediamo come gli introiti operativi (operating income), ordinari (ordinary income) e netti (net income) stiano andando man mano crescendo. Questa è in sé e per sé una buona notizia, perché significa che Nintendo al momento sta guadagnando, non perdendo. Non ci vuole però molto a notare sia che non si tratta di una recente inversione di tendenza, ma del naturale prosieguo del miglioramento iniziato due anni fa, sia che i ricavati delle vendite (net sales) da parte loro stanno calando, addirittura più di quanto erano calati i due anni precedenti.

Cosa significa? Che nelle casse di Nintendo entrano sempre meno soldi per la vendita di prodotti, ovvero che le vendite al pubblico sono in calo. L’ovvia domanda a questo punto è: come si conciliano i due numeri? Come è possibile che le vendite calino ma gli introiti aumentino? Semplice, evidentemente o stanno calando le spese o stanno entrando soldi anche per altre vie, o entrambe le cose.

Gli asset indicano in sostanza il valore di tutte le proprietà di un’azienda sommate, e sono anch’essi in calo, per circa 180’000 milioni di yen; visto che non è certo un mistero che nell’ultimo anno Nintendo si sia sbarazzata di uffici e di personale, non è difficile capire il perché. Il che offre una valida risposta anche al perché gli introiti aumentino quando le vendite calano: liquidi dalla vendita degli immobili e meno stipendi da pagare.

 

 

Detta ancora più semplicemente, la ragione di questi guadagni è da ricercare nella strategia finanziaria complessiva dell’azienda, e non certo in improvvisi risultati straordinari di giochi e console.

Nonostante l’enorme exploit di Mario Kart 8, tra aprile e ottobre sono stati piazzati 1,12 milioni di nuove Wii U, che è un risultato discreto (e ben migliore di quello catastrofico dei 6 mesi precedenti) ma tutt’altro che fantastico. Siamo ad un totale di 7,29 milioni di Wii U, e nonostante l’obiettivo di arrivare a poco meno di 10 entro la fine di marzo 2015 sia abbastanza modesto resta tutt’altro che scontato che ce la si farà.

Nonostante gli ottimi risultati di Tomodachi Life e di Smash Bros. 3DS, Nintendo 3DS ha invece fatto peggio dell’anno scorso, perché sempre in sei mesi ha piazzato 2,1 milioni di unità invece dei precedenti 3,9; anche le vendite complessive di software sono scese, passando da 273 milioni a 233.

 

 

Non fraintendetemi, per come la vedo io Nintendo sta facendo qualcosa di molto sensato in termini economici: sta riducendo la forza lavoro, le spese e la propria entità globale, in modo da adeguarsi ai volumi di vendita che spera e riesce ad ottenere. La situazione economica di Nintendo sta migliorando, anche rispetto alle previsioni degli analisti, ma la principale ragione è che si sta prendendo sempre più atto del fatto che come prima non si poteva continuare, e che bisognava fare dei tagli.

Non dubito che Wii U potrebbe andare ben peggio di così visto come aveva esordito, che 3DS non farà fatica a recuperare e che l’arrivo delle prossime esclusive darà un’altra grossa spinta ad entrambe le console, ma permettetemi di restare scettico davanti a chi dice che ora all’improvviso tutto va benissimo solo perché un numero che è in crescita costante da anni alla fine ha raggiunto il segno più, quando le vendite effettive continuano ad oscillare.

 

Nintendo si sta muovendo nella direzione giusta, e se le cose continueranno così arriverà ad un equilibrio realmente sicuro. Solo, aspetterei ancora un anno o due per darla per fatta.

Lorenzo Forini
Sono nato a Bologna nel 1993, videogioco da sempre, e da sempre mi ha affascinato l'idea di andare oltre al solo giocare, di cercare di capire cosa c'è nascosto in ogni titolo dietro al sipario più immediato da cogliere. Se i videogiochi sono una forma d'arte, forse è il caso di iniziare a studiarli davvero come tali.

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