Un hacker giapponese è riuscito a far girare una versione di Linux sulla console

Nonostante la penuria di Classic Mini NES nei negozi fisici e online, alcune console sono giunte in mano a chi non ha proprio intenzione di poter giocare a “soli” 30 giochi. Un hacker giapponese è infatti riuscito a installare una distro custom di Ubuntu su un Famicom Mini, controparte orientale del Mini NES, che monta la stessa motherboard. Si è scoperto che la scheda madre in questione è addirittura più potente di quella di Wii o Nintendo 3DS, il che permetterebbe di poter far girare “clandestinamente” anche altri giochi oltre ai 30 scelti da Nintendo (ricordiamo che la casa giapponese non ha previsto l’aggiunta in qualsiasi modo di giochi al parco titoli preinstallato).

il-classic-mini-nes-e-gia-stato-violato-viene-fatta-girare-una-versione-custom-del-kernel-linux-14794759268

L’opera di questo hacker, per quanto importante, è per ora fine a se stessa, in quanto per ottenere risultati tangibili bisogna riuscire ad accedere alla memoria del dispositivo, una Nand Flash da 512MB, dove sono installati emulatore e rom. Una volta fatto questo sarebbe possibile installare altre rom o addirittura emulatori per altre console retro. La scarsa “apertura” a periferiche non proprietarie (il NES Mini possiede solo Micro USB per l’alimentazione) e la difficile reperibilità della console complicano sicuramente il lavoro di hacker e modder, che saranno sicuramente in attesa, come molti altri appassionati rimasti a mani vuote, del restock previsto da Nintendo per fine mese.

Lorenzo Agonigi
Diciamo la verità, un giocatore che inizia la sua carriera prendendo in mano un controller del Nintendo 64 non può di certo considerarsi fortunato (avanti, venitemi a dire che voi avete capito subito come impugnarlo).

Lascia un commento