Il primo guardiano sulla Luna

Recensione a cura di Lehira & Luca

 

E’ stato decretato come uno dei giochi più attesi dell’anno. Gemello diverso di Halo, la sua produzione è costata ben 500 milioni di dollari, battendo qualsiasi record precedente. Di che cosa stiamo parlando? Ovviamente di Destiny, il nuovo MMO-FPS (videogame esclusivamente online e di genere shooter) di Bungie. Ma è davvero il prodotto che ci si aspettava o si tratta di un titolo “tutto fumo e niente arrosto”? Scopritelo con la recensione di GameBack.

Le versioni disponibili

Destiny è disponibile in quattro versioni: Standard, Vanguard (Steelbook, Documenti per i Guardiani, Contenuti Digitali), Spettro (contenuti dell’edizione limitata, replica dello Spettro con suoni e sensore di luce, Season Pass) e Digital Guardian Edition (personalizzazioni per armi, navi e personaggio, Season Pass, accesso anticipato all’armeria dell’Avanguardia). Tutte le edizioni sono disponibili per Xbox 360, Xbox One, PlayStation 3 e PlayStation 4 (dai 70 ai 110 Euro).

http://www.youtube.com/watch?v=uxi18-ENKMM

La trama

La storia principale del titolo di casa Bungie risulta a dir poco confusa e fino ad un certo punto del videogioco non è neanche pienamente comprensibile. Il nostro personaggio, defunto, viene risvegliato da uno Spettro, una sorta di drone, in un periodo futuristico post Età dell’ Oro. Gli esseri viventi rimasti in vita, a prescindere dalla razza, hanno trovato riparo nella Torre, un pianeta protetto da una misteriosa entità definita come Il Viaggiatore, di cui non si conosce praticamente nulla.
Ciò che purtroppo non si comprende perfettamente è la minaccia che il protagonista deve affrontare: diversi alieni, completamente diversi fra loro, di cui non è chiara la storia. Questo è un punto decisamente a sfavore perché non si comprende che ruolo abbiano questi antagonisti: tutto ciò che sappiamo è che dobbiamo porre fine alla loro esistenza. Ad aiutarci ci saranno gli altri giocatori online e il nostro piccolo robottino volante, doppiato (in lingua originale) da Peter Dinklage, famoso per il ruolo di Tyrion Lannister ne Il Trono di Spade.

Prima di tutto: la creazione del personaggio

Destiny sfrutta un editor di personalizzazione abbastanza ampio, composto in 3 fasi. La prima è quella di scegliere una fra le tre classi disponibili: Titani (tank), Cacciatori (dps) e Stregoni (dps). Dopodiché possiamo decidere quale razza fa per noi fra Umana, Insonni (ispirata ai vampiri) e Exo (robot umanoidi): interessanti, peccato che non ne siano state proposte altre. Infine, possiamo dedicarci al plasmare il nostro alter ego selezionando un viso fra quelli preimpostati, il colore della pelle, delle labbra, degli occhi, taglio di capelli e relativo colore e i vari “marchi”, come tatuaggi o cicatrici.  Purtroppo manca la possibilità di dargli un nome, perciò verrà utilizzato quello del vostro gamertag.
Ora siamo pronti all’avventura! (Video: IGN, Alpha)

Gameplay

Una delle qualità sicuramente apprezzabile del videogame è il gameplay. I comandi sono decisamente intuitivi e ci permettono di giocare seguendo lo stile che ci piace di più, dal corpo a corpo all’uso dei fucili di precisione, sin dai primi istanti di gioco.
Dopo la missione principale, il personaggio viene trasportato automaticamente alla Torre, la quale ci permette di sfruttare diversi servizi come quello dell’armaiolo e del criptarca, o di incontrare altri giocatori. Questa zona sarà liberamente accessibile in qualsiasi momento del gioco. Per spostarci faremo uso di una nave spaziale e delle mappe di Marte, Venere, Terra e Luna, a loro volta suddivise in missioni che ci faranno guadagnare punti esperienza per aumentare di livello.
La maggior parte delle missioni ci porterà ad esplorare zone abbastanza ampie e pullulanti di nemici: uno schema abbastanza ripetitivo ma vivacizzato dagli eventi pubblici (che abbiamo già visto in MMO come Final Fantasy XIV: A Realm Reborn), anch’essi utili al nostro leveling.
Ciò che ci colpisce è la difficoltà: in beta, ovviamente, risultava persin troppo facile uccidere il nemico. Ora ci troveremo davanti a un bel po’ di robottoni e alieni per nulla facili da annientare. Scegliete saggiamente il vostro setup: potrete decidere i pezzi di armatura da indossare e le armi da utilizzare tramite l’inventario. Qualora vi stufaste di alcuni oggetti, potrete rivenderli per acquisire i Lumen, la moneta principale del gioco. Vi consigliamo di controllare spesso il livello del vostro equipaggiamento onde evitare spiacevoli situazioni.

Multiplayer: come funziona

Come abbiamo già detto prima, Destiny funziona esclusivamente online. Le modalità di gioco sono svariate e una più divertente dell’altra.
Durante il tutorial saremo ovviamente in singleplayer, ma sin dal primo momento sulla Torre potremo interagire con gli altri giocatori (ricordiamo che il titolo non è cross-platform) e invitarli a seguire le quest con noi. Le missioni sono multiple e giocabili sia da soli che in compagnia di altri due guardiani. Se invece siete in vena di Player VS Player, visto che la trama non offre la scelta di due fazioni una contro l’altra, sarà possibile affrontare i vostri acerrimi nemici al Crogiolo. Tutto ciò è disponibile man mano che avanzerete di livello, perciò non aspettatevi di fare una partita competitiva a livello 2.

Comparto grafico: siamo sicuri che sia tutto originale?

Decisamente apprezzabile (ma migliorabile) è il comparto grafico. In alcune ambientazioni è da mozzafiato e i dettagli non mancano: le texture sono di alta qualità (seppur qualvolta ripetitive) e non ci capiterà mai di trovarci di fronte ad un cartello sgranato e/o illeggibile. Forse perde un po’ la bellezza su alcuni punti della vegetazione, mentre le luci e le ombre sono eccezionali.
Le armi sono estremamente curate e dinamiche: qualora ricevessimo danni, il mirino inizierà a scheggiarsi; mal contrario, gli abiti lasciano un po’ a desiderare, visto che spesso assistiamo a piccoli bug come i mantelli che diventano un tutt’uno con i vestiti. Anche i capelli selezionabili per il guardiano potevano essere sviluppati più accuratamente (sarà un caso che indossi l’elmo per buona parte del gioco?).
I nemici sono il punto forte della grafica: sono davvero eccezionali e paurosi nel loro aspetto estetico ma molti, purtroppo, sono i richiami ad altri giochi, come Halo (per quanto riguarda i precursori) o Warhammer 40.000 (non vi è sembrato di scorgere qualche struttura dei necron?), oppure ai droni tali e quali alle sentinelle del sopracitato titolo della Bungie. Queste “casualità” non riguardano solo gli antagonisti, ma anche tutto ciò di cui facciamo uso o comunque è dalla nostra parte: i mezzi di trasporto che non sono altro che gli speeder di Star Wars, e il nostro Spettro ci ricorda un po’ troppo Cortana e 343 (sempre da Halo). Insomma: graficamente, Destiny ha tutte le carte in regola per essere un must have… ma forse manca un po’ di originalità. Ottima il fattore della risoluzione 1080p.

Comparto audio

Se c’è una cosa per cui si riconosce a occhi chiusi (e orecchie ben aperte) un gioco Bungie è sicuramente per la colonna sonora. Per Destiny sono stati scelti due colossi delle soundtrack, ovvero Martin O’Donnell (il quale ha avuto alcuni battibecchi con l’azienda produttrice) e Michael Salvatori, entrambi compositori della saga di Halo. Ciliegina sulla torta è Paul McCartney, ex membro dei The Beatles.  Tutti i brani risultano perfettamente armonici con le ambientazioni e trascinano il giocatore in un’ambientazione mistica e incantevole.
La tracklist è composta da 28 brani:

01 – Restoration
02 – The Dark Within
03 – The Warmind
04 – The Last Array
05 – Deactivating the Mesh
06 – Sepiks Prime
07 – Temple of Crota
08 – Main Menu 1
09 – Main Menu 2
10 – Main Menu 3
11 – Main Menu 4
12 – Main Menu 5
13 – Main Menu 6
14 – Main Menu 7
15 – Main Menu 8
16 – Destination
17 – Orbit 1
18 – Orbit 2
19 – Orbit 3
20 – Orbit 4
21 – Orbit 5
22 – Orbit 6
23 – Orbit 7
24 – Explore 1
25 – Explore 2
26 – Ocean of Storms
27 – Explore Drums 1 (Bonus)
28 – Explore Drums 2 (Bonus)

I suoni presenti nel gioco sono sincronizzati e realistici con le azioni effettuate, eccetto rari casi (per esempio se si prova a saltare sulle automobili all’inizio del gioco non si sente alcun suono metallico, bensì un tonfo). Il doppiaggio è eccellente (persino il nostro personaggio, che non ha molte battute, è dotato di una voce propria!) ed è divertente ascoltare i protagonisti mentre fanno battute. Al contrario di altri giochi usciti recentemente, come Sacred 3 (dove il nostro compagno cercava sforzatamente di fare qualche battuta per farci ridere), in Destiny l’umorismo si sposa perfettamente con le situazioni. Molto è dovuto a Gaetano Varcasia, voce italiana dello Spettro, uno dei migliori doppiatori del nostro paese. Unica pecca: quando si crea un gruppo su Xbox Live, l’audio del gioco perde tantissima qualità, risultando metallico e fastidioso (senza essere in cuffia, ma direttamente dagli speaker del televisore).

Tiriamo le somme

Come abbiamo accennato prima, Destiny risulterà (se già non lo è) uno dei must have dei videogiochi, facendo compagnia ad altri titoli fantascientifici come HaloMass Effect. Il fattore MMO ha i suoi pregi e difetti, ma lo incorona decisamente come uno dei migliori titoli online, superando di gran lunga videogames come Defiance e Warframe. Nonostante tutta una lista di qualità, riscontriamo una grande, grossa pecca, che affligge diversi giochi online: la trama merita di essere approfondita. Troppi nomi messi a caso, troppe lacune nella storia. Speriamo che con i DLC tutto ciò sia implementato. Per ora… bel lavoro, Bungie!

Il commento di Luke

Un gameplay divertente e frenetico. Ci sono cose da migliorare, come le texture della vegetazione e la trama da rendere un po' più comprensibile, con meno lacune narrative. Una buona via di mezzo per chi è amante degli FPS come Halo e per chi apprezza i MMO. Sorvolando queste pecche, il gioco è decisamente ben riuscito. Lo consiglio al gamer alle prime armi così come a chi ha già un po' di esperienza negli sparatutto.
Luke

Ho amato Destiny sin dalla beta, ma speravo che alcune cose fossero implementate. Non è stato così. Bungie è sì un colosso del mondo videoludico, ma deve ancora imparare tanto. Ha tralasciato tantissime cose che rendono un MMO degno di tale nome. Non c'è il crafting, non c'è il trade. C'è bisogno di molta più personalizzazione e di implementazione dell'ambito social.
Lehira

8
GAMEPLAY
Ottimo gameplay, adatto sia ai neofiti che ai gamer più esperti
7
COINVOLGIMENTO
Buon coinvolgimento. Se ci fossero stati più elementi da RPG e maggior personalizzazione, sarebbe stato perfetto.
8
LONGEVITÀ
La longevità è il punto forte dei MMO. Peccato per il level cap un po' basso.
8
GRAFICA
Ottima grafica, peccato per i bug e per alcuni piccoli difetti e texture riciclate.
7.5
SONORO
Soundtrack composta da i migliori maestri presenti nell'ambito videoludico. Peccato per i problemi con Xbox Live.
0.2
MALUS
La Bungie è stata eccezionale nel realizzare un MMO del genere, ma... poteva essere meglio. Vedremo se i DLC riusciranno a migliorarlo.
7.7 MEDIA - 0.2 MALUS = 7.5 TOTALE
  • Ottima grafica e colonna sonora
  • Ambientazioni mozzafiato
  • Finalmente un bel MMO su console old e next generation
  • Storia che lascia un po' a desiderare
  • Manca una chat generale
  • Caotico

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