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Monster Hunter 4 Ultimate (3DS) – Recensione

Monster Hunter 4 Ultimate si è fatto attendere a lungo dai fan occidentali, ma finalmente l’amato titolo di casa Capcom è giunto tra noi. Riuscirà il quarto capitolo della serie ad essere all’altezza del precedente stimatissimo capitolo uscito prima su Wii e poi su Wii U? Se volete rinfrescarvi la memoria su quest’ultimo, vi lasciamo il link alla nostra recensione in cui eravamo rimasti più che stupiti dalla mole di contenuti e dai miglioramenti apportati al terzo capitolo in edizione HD. Abbiamo provato Monster Hunter 4 Ultimate su di un 3DS XL senza Circle Pad Pro, perciò vi parleremo di come ci siamo trovati coi “vecchi” comandi.

Ecco il temibile Tigrex: un ruggito al giorno…

Armi, army

La formula di gioco di Monster Hunter vi sarà forse ben nota, ma rinfreschiamola per un momento: nei panni di un cacciatore, il vostro scopo è di cacciare mostri sempre più forti in modo da ottenerne le parti che vi serviranno a forgiare armi e armature sempre più efficaci. A che pro? Manco a dirlo, per eliminare creaturoni sempre più grossi e pericolosi! Un meccanismo di questo tipo potrà non sembrare particolarmente efficace per chi non conosce la serie (principalmente perché potrebbe venire a noia molto in fretta), ma vi assicuriamo che si tratta di una formula molto bilanciata.

Alcune vecchie conoscenze (come il Gran Jaggi) non hanno bisogno di presentazione

Spesso e volentieri vi ritroverete a trascorrere intere sessioni di gioco alla sola ricerca dei materiali per effettuare l’upgrade della vostra armatura, o magari vi lancerete allo sbaraglio tentando una caccia fortuita… sappiate però che in MH con la fortuna non si va da nessuna parte: fare proprie le meccaniche del combattimento è la chiave per sbaragliare ogni avversario. A questo proposito, in Monster Hunter 4 Ultimate è stato fatto un ottimo lavoro che chi ha giocato al precedente capitolo noterà: le armi (in larga parte inedite) hanno subìto alcune modifiche nel sistema di combo, perciò anche i veterani si divertiranno a scoprire le nuove combinazioni durante le uscite a caccia.

La trama in MH non ha mai goduto di particolari pretese: cacciare la minaccia di turno era già un motivo sufficiente per prendere in mano il controller… Cosa succede invece in Monster Hunter 4 Ultimate? Gli sviluppatori hanno optato per un discreto giro di vite: la trama ha acquistato spessore.

In MH4U vestite sempre i panni di un cacciatore “dalle stalle alle stelle”: sin dall’inizio le vostre avventure sono intrecciate a quelle della carovana, formata da figure di vario tipo (fabbro, rappresentante della Gilda, commerciante Wyverniano etc.) provenienti dal passato della serie. I primi minuti di gioco vi vedono assolvere delle semplici missioni guida, mentre la carovana si va via via formando. Ogni location in cui vi sposterete avrà i suoi problemi da risolvere, e chi se ne potrebbe occupare se non voi? Gli spostamenti vi porteranno in diverse location inedite per la serie e saranno decisi dal carovaniere, ma più in là nel gioco avrete piena libertà di movimento; gli spostamenti sono affidati alla pratica mappa sullo schermo inferiore. Un minimo di backtracking è consigliato dato che ogni villaggio assolve alcune funzioni che gli altri non hanno, e spesso e volentieri rivisitando i villaggi potrete raccogliere nuove richieste per le missioni della carovana.

Il Najarala è una delle new entry: attenzione alle sue spire!

A game of play

Nella review della demo vi parlavamo di come i movimenti sono stati resi molto più fluidi che in passato, e dopo svariate ore di gioco non possiamo che confermare la bontà di una simile scelta. Vi basterà correre verso una sporgenza del terreno per arrampicarvi e/o saltare, e potrete addirittura attaccare in salto innescando così una sequenza in cui cavalcate i mostri grandi.

Queste parti in particolare sono state ben congegnate: con il tasto x potete affondare il vostro coltello da caccia nella schiena del mostro, mentre con il dorsale R potete evitare di essere disarcionati facendo presa sul dorso del mostro infuriato… a patto di avere abbastanza stamina, ovviamente. Pensate che se siete particolarmente tempestivi da colpire in volo alcuni dei nemici rovesciati (come il Gravios), potete perfino salire sulle loro pance e infliggere danni su danni! Alternare le fasi di attacco con le fasi di resistenza è l’unico modo per impedire che il mostro vi disarcioni prima del termine della sequenza (che lo vede rovesciarsi nuovamente se ben eseguita), perciò aguzzate la vista per capire qual è il miglior modo (in linea di massima molto intuitivo) per eseguire questa manovra!

I Konchu si chiudono a sfera (come Samus!) e potete spesso trovarli sul corpo dei mostri grandi come una sorta di corazza!

In generale questa meccanica in stile “rodeo” è stata adattata anche all’online in maniera intelligente: per evitare che i vostri alleati vi disarcionino mentre colpiscono il mostro, non appena gli salirete in groppa un messaggio automatico comparirà nella chat.

A proposito della chat: la sua funzione è di indubbia utilità, ma ipotizziamo che in MH4U sia stata limitata per motivi legati al lag che questa funzione provoca, soprattutto a connessioni meno “prestanti”. In buona sostanza, durante le fasi nella sala comune potrete chattare sguaiatamente come sempre (fermo restando il limite di caratteri), mentre in missione dovrete affidarvi a dei messaggi preimpostati come “Piazzo una bomba!” oppure “Piazzo una trappola!”. Non toglie poi così tanto all’esperienza di gioco, ma è comunque uno strumento in meno a disposizione dei cacciatori.

Vecchi comandi, nuove possibilità

Su home console Monster Hunter beneficiava enormemente del secondo analogico per la gestione della telecamera; inquadrare il mostro di turno (o una sua parte, viste le dimensioni medie) in maniera progressiva è meno spiazzante è più gestibile. Su 3DS ci siamo adattati ad utilizzare il sistema di puntamento automatico: una volta scoperto il mostro grande, questi compare come icona sul vostro schermo inferiore. Non vi resta quindi che cliccarlo e da quel momento in poi il centramento della telecamera con il dorsale L vi permetterà di riportare la visuale sul bestio.

Le nuove armor pescano a piene mani sia dal passato della serie che da modelli in stile giapponese: questa invece (Seltas) sembra uscita da un film sui mecha!

Non si tratta del metodo perfetto: se state ad esempio scappando (eh, a volte succede!) e volete regolare la telecamera non volete certo puntarla sul vostro avversario, ma sulla via d’uscita… in realtà con doppio clic del tasto dorsale potrete riportare la telecamera di fronte a voi, ma resta il fatto che rimane un sistema dalla fortuna altalenante dato che spesso nella foga capita di sbagliare premendo due volte. A fungere da rinforzo nella gestione della telecamera corre in vostro aiuto una croce direzionale touch: situata nella parte destra dello schermo inferiore (a portata di pollice), questa vi permette di gestire la telecamera come se si trattasse di un secondo analogico (o quasi), anche se non avendo sensibilità potreste ritrovarvi a comandarla in maniera imprecisa. Inoltre, centrare la telecamera con L spesso e volentieri sposterà il piano visuale sull’orizzontale.

Insomma, il centramento automatico è un buon compromesso se non potete avere accesso al New Nintendo 3DS o all’analogico suppletivo per 3DS.

Nuovi compagni baffuti

A farvi compagnia nelle vostre imprese offline ci saranno i Felyne, gatti parlanti (a modo loro) che possono essere opportunamente equipaggiati per far fronte ai pericoli. Il vostro compagno principale, il Grancompagno, è selezionabile e customizzabile fin dall’inizio, tanto più che potete variarne perfino la voce, la forma della coda e degli occhi, il pelo e così via.

I felyne sono provetti musicisti, udire per credere… riuscireste ad esibirvi davanti a quel bestio?

Successivamente il party si può estendere a 3 elementi con l’arrivo di un secondo compagno di supporto. Durante le vostre esplorazioni potete trovare moltissimi felyne in cerca di lavoro, e la selezione dei titolari fuoricampo vi permette di modificare le abilità del vostro Grancompagno. Abbiamo trovato particolarmente utile avere due compagni di classe cura perché seminano oggetti curativi, usano il corno di cura e addirittura aumentano la capienza massima delle barre vita e resistenza. Le classi non si fermano però qui: c’è chi è esperto nel piazzare trappole, chi vi lancerà in aria per colpire i nemici, chi si focalizza sulla raccolta… rimane comunque anche la possibilità di uscire a caccia da soli.

Rispetto al passato è stato fatto un buon passo avanti in quanto a bilanciamento dei combattimenti: i due compagni non sono sempre presenti sul campo, ma si concedono brevi sparizioni per recuperare. In passato invece si restava da soli con gli avversari per interi minuti quando gli alleati esaurivano la salute, e il giocatore era così facile preda (o meglio, l’unica a disposizione) per i mostri grandi!

Beware the cat!

Ma non è finita qui! Tra una missione e l’altra potrete mandare i Felyne di riserva a caccia di Miaostri, e questi torneranno con delle parti di mostro (gli scarti) con le quali potrete forgiare gli equip per gli assistenti. Inutile dire che conviene investire in questa direzione, soprattutto perché è un’operazione che richiede pochi secondi e vi permette di avere al vostro fianco dei Felyne bardati a puntino. Il criterio con cui selezionare i Felyne da mandare in spedizione è basato su un semplice sistema in stile morra cinese.

Fare a palle di neve con il Tigrex non è una bella idea

Un’ultima nota per quanto riguarda il versante grafico: nonostante l’evidente downgrade rispetto alle versioni domestiche (e in particolare rispetto al terzo capitolo), il lavoro che CAPCOM ha portato avanti su console portatile è degno di lode. MH4U non è un gioco povero di dettagli, e ci chiediamo anzi cosa sarebbe successo a vedere un titolo così sviluppato per console più prestanti! In una delle location potete perfino ammirare uno stormo di fenicotteri che si alza in volo sullo sfondo… Anche la scelta della palette dei colori (accesi e vivaci già dalla prima location) è inusuale per la serie, e spezza molto con i precedenti capitoli portatili usciti su PSP.

Le musiche sono in linea con quelle della serie e passano da temi guerreschi con graffianti chitarre elettriche (Nintendo ne va fiera ultimamente) a sinfone più placide per i villaggi. Alcuni brani (come quello del Khezu) sono stati presi direttamente dal mondo della musica classica. Nel caso vogliate godere della OST, vi lasciamo con il link alla versione completa.

Let’s keep in touch

Un’ultima menzione per quanto riguarda l’online, vero cuore dell’esperienza di gioco: qui alla redazione abbiamo avuto esperienze altalenanti con la bontà della connessione, legate principalmente alla stabilità della singola rete che non a problemi con i server. Ci sentiamo dunque di dire che la stabilità della connessione ricalca da vicino quella di MH3U.

Sulla sinistra, i Felyne hanno deciso che era ora di passare all’artiglieria! Non vi sbagliate, è proprio un carro armato in stile Rathalos

L’esperienza online vi permette di accedere alle missioni di grado G (le più difficili) con le quali migliorare il vostro equipaggiamento al limite del possibile, ma se non avete accesso ad una connessione sappiate che la campagna offline da sola può portarvi via tranquillamente svariate decine di ore. Con l’online a disposizione invece la longevità è praticamente infinita, e dipende solo da che obiettivi vi date.

Infine la raccolta dei frammenti frenesia (di cui non possiamo parlarvi troppo per evitare spoiler della trama) può tranquillamente rappresentare una buona scusa per riprendere in mano la console e affrontare qualche missione anche dopo aver esaurito la trama principale e le tantissime mssioni secondarie.

Grazie a suddetti frammenti potrete fondere i tanti talismani ottenibili durante le missioni per dare vita a talismani più potenti. Non ci è ancora chiaro se si tratti di una dinamica totalmente casuale o se ci sia un preciso criterio da seguire, ma di certo potete aspettarvi una guida sull’argomento.