I grandi classici non passano mai di moda… ma a volte annoiano

Da qualche anno a questa parte, si sa, il genere degli sparatutto in prima persona fa tendenza. La ovvia conseguenza è stata che gli scaffali dei rivenditori videoludici – nonché le collezioni di  molti videogiocatori – si sono riempiti di FPS. Rekoil, l’ultima fatica del team Plastic Piranha, ha scelto di tuffarsi a capofitto in questo mercato, tanto potenzialmente prolifico quanto ricco di concorrenza. Proprio per questo, distinguersi tra la folla, in questo settore, è sempre più difficile, e riuscire a sfornare un prodotto davvero innovativo e degno di nota non è impresa da poco.

Forse proprio per questo motivo, Rekoil, a portare grandi novità, nemmeno ci prova.

http://www.youtube.com/watch?v=wTyRmRdgbjk

Uno scheletro scarno su fondamenta solide

Il gameplay di Rekoil non è nulla di rivoluzionario. Le meccaniche di gioco sono piuttosto semplici: si può correre, saltare, accovacciarsi (non si può, invece, strisciare) e, naturalmente, fraggare a più non posso.

A nostra disposizione, avremo ben 40 armi, tra pistole, fucili d’assalto, mitragliette, lanciamissili, granate e così via; l’arsenale, quindi, pur non facendo gridare al miracolo, è sufficientemente ampio e variegato, e sostanzialmente abbastanza bilanciato ed equilibrato. Inoltre, le armi sono personalizzabili esteticamente, scegliendo tra alcune skin, come la mimetica forestale o la tamarrissima camo dorata. Anche l’avatar è (sempre, solo esteticamente) personalizzabile, aggiungendo tatuaggi e dettagli vari. In battaglia, avremo in dotazione un’arma primaria, un’arma secondaria, una granata e un coltello per il corpo a corpo.

Personaggi Rekoil

L’equipaggiamento (o, meglio, l’arma primaria) selezionabile cambierà a seconda di quale delle sei classi si sceglierà: i cecchini avranno solo fucili da cecchino, i ricognitori disporranno di mitragliette e così via.

Le modalità di gioco sono perlopiù quelle già viste e riviste: deathmatch (a squadre e tutti contro tutti) e Cattura la Valigetta (nome diverso per chiamare il classico cattura la bandiera), che ha una sua variante leggermente più originale: Trattieni la Valigetta, in cui il nostro scopo è impossessarci della valigetta recuperandola dal cadavere del precedente proprietario e resistere il più a lungo possibile con la ventiquattrore, in modo da accumulare punti. A queste, poi, si affianca la modalità Rekondito, quella che ho trovato più divertente ed interessante e che è riuscita, almeno in parte, a spezzare la monotonia del gioco. In questo tipo di partita, vi è un Rekondito, ovvero un giocatore invisibile e molto veloce, ma che può attaccare solo nel corpo a corpo. Quando il Rekondito è fermo, egli è totalmente invisibile, quando è in movimento, invece, è possibile visualizzarne la sagoma (a patto di non giocare con dettagli grafici minimi). Chi riesce ad uccidere il rekondito, prende il posto del giocatore ucciso.

Questa è Sparta!

Una volta organizzato il nostro equipaggiamento e scelta classe del nostro soldato, verremo catapultati in una delle circa 10 mappe di gioco. Le arene sono sicuramente uno dei (non numerosi, purtroppo) punti di forza di Rekoil. Sono ben strutturate e abbastanza complesse; riescono a tutelare allo stesso modo lo stile di gioco di un ricognitore che va in giro per la mappa a fraggare e quello di un cecchino, generalmente più statico ma pronto a colpire con un headshot qualsiasi cosa si muova. Per contro, però, c’è da dire che i respawn sono stati realizzati piuttosto male: non è affatto raro rinascere proprio davanti ad un nemico, pronto a freddarci prima ancora che noi riusciamo ad impugnare l’arma. Inoltre, almeno per quanto si è visto in questi primi giorni dal lancio, la community non è particolarmente numerosa, ma è sicuramente agguerrita ed esperta. Un po’ come trovarsi di fronte a 300 spartani: non saranno molti, ma sanno il fatto loro. Chi, infatti, non ha molta dimestichezza con gli FPS online, potrebbe trovarsi di fronte ad un’esperienza davvero frustante, faccia a faccia contro cecchini capaci di headshottare dall’altro estremo della mappa e assaltatori dai riflessi fulminei, che potrebbero farvi secchi prima ancora che voi vi accorgiate della loro presenza. Naturalmente, questo è un fattore che non andrà ad influire sul voto finale, visto che la community dei giocatori è potenzialmente soggetta a grandi mutamenti nel corso del tempo.

Il dettaglio che (non) fa la differenza

Graficamente, Rekoil non regge il passo delle ultime uscite, e nonostante ciò richiede comunque un PC discreto per essere giocato decentemente e con un framerate accettabile, fattore fondamentale, insieme alla connessione, per poter giocare un FPS online. Anche a livello tecnico, il gioco lascia molto a desiderare; senza stare ad infierire ulteriormente, cito giusto un esempio abbastanza lampante, che mostra una palla da basket lanciato in aria, che di fatto sembra comportarsi più come un palloncino d’aria, che come un vero pallone.

(Cliccare sull’immagine per visualizzare la GIF animata)
GIF Rekoil

Il comparto audio, per quanto in giochi come questo probabilmente rappresenti poco più di un dettaglio (ma anche i dettagli possono fare la differenza, a volte, ricordiamolo), è poco curato. Manca una vera e propria colonna sonora, che potrebbe aumentare il fattore coinvolgimento (che ne avrebbe davvero bisogno) in battaglie che, così com’è ora il gioco, annoiano abbastanza presto.

Una scommessa rischiosa

Insomma, Rekoil non offre granché di nuovo e non riesce a distinguersi nella massa di FPS attualmente presenti sul mercato. Tuttavia, gli sviluppatori hanno puntato e stanno puntando molto sul modding, che potrebbe davvero arricchire notevolmente il gioco. Riuscire a creare o modificare qualcosa, però, è al quanto complicato, e se da un lato il modding offre innumerevoli possibilità, dall’altro c’è il forte rischio che, se la community legata a Rekoil non dovesse espandersi sufficientemente, vengano a mancare gli utenti capaci e volenterosi di creare contenuti interessanti. Insomma, una scommessa rischiosa, di cui potremo sapere l’esito solo col passare del tempo.

Il commento di Giovanni John Improta

La mia esperienza di gioco su Rekoil è stata piuttosto negativa. Le sessioni di gioco più lunghe sono state piuttosto noiose e frustranti, visti i server spesso non particolarmente popolati e il livello di competizione molto alto, inadatto a chiunque non sia un esperto di FPS.

5
GAMEPLAY
Gameplay troppo poco originale e ripetitivo
1.3
COINVOLGIMENTO
Fraggare, fraggare, fraggare. Molto coinvolgente... per un serial killer in erba o per qualche fan sfegatato degli FPS online
5.3
LONGEVITÀ
La noia prende il sopravvento dopo poco, ma in futuro le mod potrebbero arricchire l'esperienza di gioco
5.5
GRAFICA
Comparto grafico che non fa gridare al miracolo, ma (quasi) sufficiente
3.5
SONORO
Effetti sonori nella media, ma colonna sonora praticamente assente
0
BONUS
Né bonus né malus
4.1 MEDIA + 0 BONUS = 4.1 TOTALE
  • Mappe di gioco ben strutturate
  • La modalità Rekondito è abbastanza interessante
  • Grande supporto ai modder
  • Un FPS anonimo, che non offre praticamente nulla di originale
  • Stanca presto
  • Il comparto tecnico e grafico lascia molto a desiderare

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