Poco più di 5 anni fa, veniva rilasciato The Sims 3, simulatore di vita reale in chiave ironica e scherzosa, destinato a diventare un grande successo, sia per per il pubblico sia per la critica. Una ventina di espansioni e 60 mesi dopo, Maxis ed Electronic Arts ci riprovano, sfornando The Sims 4. Riuscirà questo nuovo titolo ad essere all’altezza dei suoi predecessori? Difficile dare una risposta secca, quindi meglio procedere con ordine e, prima di giungere alle conclusioni, vediamo più nel dettaglio cosa offre questo nuovo capitolo della celebre saga.

Gettiamo le fondamenta

The Sims 4, sostanzialmente, riprende tutto ciò che già c’era di buono in The Sims 3, senza stravolgere il gameplay a cui i veterani della serie erano abituati, ma allo stesso tempo apportando diverse migliorie che riescono a rendere ancora più profonde le meccaniche di gioco.

Tutto inizia, naturalmente, dalla creazione del proprio Sim. In The Sims 4, avremo ancora più libertà di personalizzazione, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto fisico. Oltre a determinare la corporatura generale del personaggio, modificarne taglio di capelli, barba, abbigliamento e via discorrendo, possiamo anche modificare le singoli parti del corpo. Ad esempio, potremo aumentare o diminuire l’ampiezza delle spalle, allargare o restringere il punto vita, rendere più paffute o scavate le guance e perfino modellare il fondoschiena del nostro Sim.

La modalità crea un Sim è piuttosto soddisfacente

La modalità crea un Sim è piuttosto soddisfacente

Naturalmente, anche in questo nuovo capitolo potremo plasmare a piacimento la personalità dei personaggi, assegnando loro un’ambizione di vita (ad esempio diventare ricchissimo, avere una famiglia grande e felice, diventare il re delle feste di quartiere e così via) e alcuni tratti della personalità (ad esempio malizioso, ambizioso, ordinato, folle…). Questi ultimi, saranno ancora più importanti di una volta, dato che andranno ad influenzare notevolmente gli stati emozionali dei Sim, che sono un’altra delle più importanti novità di The Sims 4.

Sono ora presenti, infatti, ben 15 diversi stati d’animo, come flirtante, imbarazzato, a disagio e così via, che andranno ad influenzare il comportamento dei Sim. Quando si è energici, ad esempio, si potrà fare sport più intensamente e si avrà accesso ad azioni uniche, come fare degli addominali a terra. Quando il personaggio è fiducioso, invece, potrà “fare la pipì come un campione”, mentre un Sim ispirato creerà più facilmente opere d’arte destinate a diventare capolavori. Questi sentimenti potranno emergere grazie a numerosi fattori. Uno di questi è sicuramente la personalità (ad esempio, un Sim con il tratto “sicuro” sarà più spesso fiducioso), ma anche numerosi altri elementi – come eventi particolari, interazioni con altri personaggi, abiti indossati e perfino l’arredamento – andranno ad influenzare gli stati d’animo dei Sim.

Poi costruiamo lo scheletro

Una volta creata l’unità familiare, il secondo passo sarà scegliere una casa in cui farla abitare, oppure acquistare un lotto vuoto e costruire da zero l’edificio. La creazione della propria “casa dei sogni” è sicuramente una delle feature che da sempre i fan della serie preferiscono, e in The Sims 4 Maxis si è concentrata molto sulla molto anche su questo aspetto del gioco, rendendo ancora più intuitiva e ricca di opzioni la modalità costruisci. Simoleon (moneta del gioco) permettendo, è facilmente possibile mettere in piedi e arredare ville da sogno, a più piani, con arredamenti favolosi e bellissimi giardini, il tutto grazie ad una schermata di gioco davvero molto intuitiva.

Una riproduzione di casa mia in The Sims 4. Più o meno. Molto più o meno

Una riproduzione di casa mia in The Sims 4. Più o meno. Molto più o meno

Senza dubbio da citare, in proposito, un’altra importante e abbondantemente criticata novità: la città è divisa in quartieri, e non sarà possibile muoversi liberamente da un quartiere all’altro, visto che ogni volta che ci si vorrà spostare ci sarà un caricamento. Questa scelta, sicuramente, risulta un po’ fastidiosa, dato che elimina completamente la componente free roaming, ma soprattutto poiché costringe ad assistere a frequenti caricamenti (per fortuna brevi) ogni volta che si vuole andare al parco, in palestra, o a trovare un Sim abbastanza lontano.

Una volta completato questo secondo step, si può iniziare il gioco vero e proprio, che sostanzialmente rimane abbastanza simile a quanto visto nei precedenti capitoli della serie. Per evitare di finire in bancarotta, gli adulti dovranno scegliere una carriera da intraprendere, e soddisfando determinati requisiti (ad esempio aumentare alcune abilità o svolgere determinate interazioni sociali) i Sim potranno poi raggiungere il successo nel proprio ramo lavorativo, grazie a promozioni e aumenti di stipendio. Bambini e adolescenti, invece, dovranno andare a scuola e fare i compiti, e il loro rendimento determinerà il loro sviluppo quando diventeranno adulti.

Proprio come in The Sims 3, dovremo sempre tenere d’occhio i 6 bisogni (fame, vescica, energia, socialità, divertimento e igiene) dei Sim, che qualora scendessero sotto una certa soglia potrebbero causare disagio al Sim, diminuendo il suo rendimento lavorativo e rendendogli più difficile avere interazioni positive con gli altri personaggi. Per far sì che ciò non accada, dovremo far andare regolarmente in bagno il Sim, fare in modo che mangi spesso, che si lavi frequentemente, dorma abbastanza e così via.

Anche tutte le altre feature principali rimangono pressoché identiche: è possibile sposare altri Sim, avere figli con loro o adottarne; soddisfando le ambizioni di vita e i desideri dei personaggi si sbloccano dei punti soddisfazione che possono essere spesi per sbloccare diversi bonus (ad esempio per fare in modo che il Sim abbia bisogno di dormire o di mangiare molto meno del normale); si possono visitare parchi, palestre, musei, locali notturni e organizzare feste in casa; infine, a causa di incidenti o per vecchiaia, i Sim possono anche morire.

E fu così che la festa prese una brutta piega...

E infine curiamo il giardino

Dal punto di vista grafico, The Sims 4 non delude affatto. Nonostante i requisiti di sistema decisamente bassi, il titolo riesce ad offrire un ottimo colpo d’occhio e raggiunge al 100% il suo obiettivo principale su questo fronte, ovvero creare un titolo esteticamente gradevole, colorato, piacevole nella sua semplicità, e che può essere giocato anche su computer di fascia economica.

Anche dal punto di vista tecnico, non ci sono grosse sbavature. Ho riscontrato solo un piccolo bug, per cui l’indicatore, sopra la testa del Sim, che indicava l’aumento dell’abilità fisica non è scomparso anche una volta terminato l’allenamento. Errore, comunque, davvero di poco conto, dato che si è trattato di un caso unico, isolato, facilmente risolvibile e che non ha avuto conseguenze sul gameplay.

Anche il comparto audio non si pone grandi pretese e riesce comunque a risultare piacevole. Le voci dei Sim si limitano ad alcuni versi e suoni che ricreano il Simlish, la (pseudo) lingua artificiale, che da sempre è una caratteristica tipica della serie, ma riescono comunque a ricreare più che bene le piccole scenette e situazioni ironiche che si creano in gioco. Anche gli effetti audio sono credibili e sempre ben sincronizzati con gli eventi in-game. Anche per la colonna sonora è in linea con il resto della produzione, risultando ben azzeccata, pur senza avere troppe pretese.

Ma l’arredamento?

Ora, però, arriviamo alle note dolenti. Se è vero che The Sims 4 prende quanto di buono e apprezzato c’era in The Sims 3 e lo migliora da tutti i punti di vista, offrendo un prodotto che riesce nell’impresa di migliorare ulteriormente il già ottimo lavoro svolto, è anche vero che per i veterani della saga il passaggio dal precedente capitolo al nuovo potrebbe essere traumatico. Il nuovo titolo di Maxis, infatti, presenta una mole di contenuti (vestiti, oggetti per l’arredamento e così via) decisamente ridotta rispetto alle aspettative, anche se sicuramente questo difetto verrà successivamente, nel tempo, ampiamente eliminato, grazie all’arrivo di numerosi DLC ed espansioni. Il problema è che l’attuale versione del gioco dà quasi l’impressione di essere stata pesantemente amputata, rimuovendo tantissimi contenuti, che sarebbero stati benissimo potuti inserire fin dall’inizio. Sia chiaro, nessuno si aspettava che The Sims 4 sarebbe partito già con tutti gli elementi già presenti in The Sims 3, e poi avrebbe addirittura ulteriormente ampliato il proprio ventaglio di contenuti con le future espansioni; tuttavia, si sarebbe potuto, anzi, si avrebbe senz’altro dovuto raggiungere un compromesso più equo tra questi due estremi.

Il commento di Giovanni John Improta

Penso che Maxis abbia svolto davvero un buon lavoro con The Sims 4, prendendo tutto ciò che c’era di buono in The Sims 3 e migliorandolo ulteriormente, concentrandosi sullo sviluppo proprio delle funzionalità più importanti e che i fan della saga da sempre apprezzano: la creazione dei Sim e la costruzione delle case. Insomma, le fondamenta ci sono, e sono anche molto solide, e questo è sicuramente un eccellente punto di partenza. Quello che mi ha un po’ deluso, però, sono tutti quegli elementi di contorno che mi sono quasi sembrati essere stati brutalmente tagliati fuori solo per poter poi essere successivamente inseriti sotto forma di DLC. Avrei preferito che si fosse trovato un compromesso più equo.

8.2
GAMEPLAY
Migliora e innova senza snaturare la serie, ma ha troppi pochi contenuti di contorno
9
COINVOLGIMENTO
Può diventare una droga per chi apprezza il genere
9
LONGEVITÀ
Le ore passano rapidamente, e prima di cominciarsi ad annoiare serve parecchio tempo
8.3
GRAFICA
Non migliora molto rispetto a The SIms 3, ma non ci si può lamentare, visti anche i bassi requisiti di sistema
8
SONORO
Non si pone troppe pretese, e quel che deve fare lo fa più che bene. Nulla di più, nulla di meno
0.5
MALUS
Troppi contenuti sono stati ingiustamente rimossi per poter poi essere venduti tramite DLC
8.5 MEDIA - 0.5 MALUS = 8 TOTALE
  • Innova, sperimenta e si migliora, ma senza snaturare la saga
  • Estremamente accessibile, semplice ed intuitivo
  • Sempre divertente ed ironico, come la serie ci ha abituati
  • Troppi pochi contenuti di contorno
  • Caricamenti fortunatamente brevi, ma troppo frequenti

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