RetroGaming, puntata 2: ExcaliBug (2001; PC)

RetroGaming, puntata 2: ExcaliBug (2001; PC)

Benvenuti ad una nuova puntata di RetroGaming, la più seguita (nonché unica) rubrica che parla di… beh, retrogaming, su GameBack! 
Oggi: appassionati di RPG fantasy vecchio stampo? Pensate di avere giocato ogni singolo titolo sulla terra in cui un guerriero, un mago e un ladro fanno squadra per salvare il mondo dalle forze del male? Beh, forse non avete ancora visto trasposto questo concept classico… tra gli insetti!

 

Nell’era del boom del 3D, dei titoli in prima e in terza persona e della corsa agli armamenti sotto forma di schede grafiche, Baldur’s Gate 2 aveva appena ricordato a tutti come un RPG isometrico con grafica 2D e costruito su un’engine di tre anni prima poteva essere uno dei migliori giochi della storia.

I primi anni 2000 sono stati davvero l’età d’oro degli RPG: un genere che dilagava sotto infinite forme e varianti e che ha portato a successi su successi e capolavori su capolavori, al punto che – anche se in parte coperto dal frastuono che poco dopo hanno iniziato a fare quei chiassoni degli FPS – l’eco di quegli anni è percepibile ancora oggi.

Non volevo però limitarmi a trovare un RPG poco noto dell’epoca, per la semplice ragione che, purtroppo, molti titoli che lasciarono il segno oggi sono comunque “poco noti”. No, volevo riesumare l’RPG ignoto persino agli amanti degli RPG. Uno di quei titoli di cui il mondo avrebbe letteralmente dimenticato l’esistenza, se solo qualche individuo escluso dalla società che passa il proprio tempo scrivendo di giochi che nessun essere umano definibile tale ha mai visto in vita propria non lo avesse in casa in un cd preso in omaggio con “La Bacheca Dinamic Multimedia”. Qualsiasi accidenti di cosa fosse.

CD Excalibug

Non so se ritenermi un privilegiato o cosa, ma… eccolo qui. ExcaliBug è reale. Almeno di questo ora abbiamo la conferma.

 

Guardando la copertina notiamo che ExcaliBug è stato creato – sembra una battuta ma è tutto vero – da una certa Enigma Software productions. All’inizio scoprire chi fossero è stato sì un enigma, perché su google continuava a venirmi proposta un’altra azienda informatica chiamata Enigma Software Group, ma che produce ativirus o qualcosa di simile. Ma è legale che ci siano due compagnie registrate quasi con lo stesso nome?

Ad ogni modo, alla fine il sito giusto è saltato fuori, e da lì ho potuto constatare che era solo per mia somma ignoranza che non riuscivo a ricollegare questo nome a titoli che hanno scritto pagine indelebili della storia videoludica. Perdonatemi se non ho subito saputo riconoscere gli inventori di capolavori indimenticabili quali:

Trauma (non quello recente, lo scrolling-shooter di aerei del 1995 uscito solo in Spagna e nel Regno Unito. Fortunati bastardi…);

Screenshot Trauma (1995)

In tutta sincerità, sarei stato più curioso di poter dare un’occhiata al loro consulente all’immagine…

Angel vs Devil;

Screenshot Angel vs Devil (2004)

Qualche mio amico deve averlo trovato in una scatola di cereali, all’epoca, se la memoria non mi inganna. E sembra pur sempre meglio di Messiah.

ma soprattutto del titolo che ha rivoluzionato per sempre i simulatori calcistici e da cui tutti i recenti successi del genere – non ultimo Fifa – hanno preso ispirazione: ovviamente parlo di Hello Kitty Football Cup.

Ora, visto che il sito si rifiuta di aprire proprio la pagina  di quest’ultimo gioco (un po’ lo capisco) sarei portato a credere che in realtà qualcosa dal nome “Hello Kitty Football Cup” non possa trovare posto nel nostro universo senza generare un paradosso fatale. Purtroppo esiste un trailer per smentirmi.

 

[AGGIORNAMENTO: a due anni circa da quando scrissi l’articolo originale, il link mi rimanda ad una pagina in giapponese che pubblicizza depilatori laser; dominio scaduto, immagino. Almeno Hello Kitty Football Cup è stato strappato all’oblio e per sempre nei nostri cuori.]

 

Ad essere onesti, comunque, non avendo mai giocato a nessuno di questi giochi non dovrei dire nulla a riguardo, quindi bando alle ciance a arriviamo ad ExcaliBug.

 

Se ve lo siete chiesti fino ad ora: sì, ExcaliBug è davvero una spada nel gioco.

 

La prima considerazione che devo fare su ExcaliBug è che per essere un gioco minore del 2001 ha un comparto grafico molto buono e soprattutto un comparto sonoro ottimo. Le musiche sono sia fantastiche di loro che perfettamente abbinate alle atmosfere del titolo, l’audio in generale è molto valido e il doppiaggio è da tripla A, con i tre protagonisti interpretati nientemeno che da Roberta Gallina Laurenti (una delle varie voci di Fujiko in Lupin III, più doppiatrice in infiniti videogiochi, non ultima Ariel in Soul Reaver 1 e 2), Claudio Moneta (da dove cominciare… Shepard in Mass Effect 1 e 3?) e Antonio Paiola (praticamente ogni anziano ben doppiato in cartoni, telefilm per ragazzi e videogiochi).

La trama è semplice: le forze del male di Mordregon stanno conquistando i regni liberi degli insetti. Mirna, una ladra formica, Sir Owen, un cavaliere coleottero e Searemoon (giustamente pronunciato “seremun”), un mago falena, si incontrano per caso – o per destino – e decidono di unire le proprie forze e le proprie strade per ottenere ciò che vogliono: alla formica vengono promessi tesori incredibili, il cavaliere vuole vendicarsi del luogotenente di Mordregon, che ha ucciso la sua famiglia e conquistato il suo regno, e il mago vuole recuperare il bastone che non era riuscito a proteggere da Mordregon e che ora il negromante sta usando per i propri scopi. Più avanti nella storia un quarto personaggio, Ballard, una specie di scarafaggio (suppongo io) forzuto e un po’ lento di testa, si unirà al gruppo. Sinceramente dubito che qualcuno di voi troverà anche solo il modo materiale per poter mai giocare a questo titolo, ma non vi spoilero ugualmente oltre la trama, limitandomi a far notare come una storia all’apparenza molto ingenua sia comunque abbastanza godibile. Probabilmente non si giocherebbe mai ExcaliBug per la trama, ma non siamo certo a livelli in cui la si deve sopportare.

 

Passando al gameplay vero e proprio… anche qui ci sono tante ottime sorprese.

Excalibug screenshot 2

Avrei pagato oro per avere qualcosa di simile in Thief…

A una delle tante possibili formule di gioco stereotipate è stata preferito uno stranissimo ibrido che in sostanza sposta un titolo di esplorazione e guerriglia tattica in un universo di tipo fantasy. I personaggi si muovono rigorosamente col mouse, come in tutti gli RPG isometrici (questo è comunque costruito in 3D), ma se ne ha un controllo molto superiore alla media, e la precisione nell’ordinare le azioni è tanto possibile quanto richiesta dal gioco.

Ogni personaggio ha un proprio roster unico e molto vasto di abilità che si ampia sensibilmente nel tempo, e che è tutto fuorché un modo per fare scena: Mirna, ad esempio, può combattere in corpo a corpo, ma – soprattutto all’inizio – essere furtivi è la scelta migliore. Questo si traduce non solo nell’ovvia abilità di potersi muovere silenziosamente, ma anche nell’interessante possibilità di lanciare un sasso per distrarre i nemici, caratteristica molto rara in un titolo di questo tipo. Sir Owen al contrario è pensato solo per il corpo a corpo e può senza troppi problemi affrontare avversari anche molto forti, ma entra in difficoltà quando viene accerchiato dai nemici; ha comunque a disposizione fin dall’inizio un paio di abilità che permettono di colpire ad area. Saeremoon è quasi inutile in corpo a corpo, ma ha a disposizione la magia: inizia con solo due incantesimi, ma man mano che sale di livello ne ottiene un numero piuttosto elevato (c’è di tutto, dalle palle di fuoco all’invisibilità alla momentanea paralisi dei nemici). Ballard, il quarto personaggio, funziona molto bene contro i gruppi di nemici e causa danni altissimi, ma la lentezza ad attaccare lo rende poco adatto per combattere da solo avversari molto veloci.

Excalibug screenshot 1

Una ladra contro tre guardie = una ladra morta

Nel corso della partita si possono anche aggiungere degli alleati momentanei, personaggi minori e sacrificabili dalle varie funzioni (ad esempio una lucciola per fare luce o un giullare come esploratore). Anche i nemici sono abbastanza vari, e soprattutto danno tutti veramente la sensazione di essere diversi: la cura sotto questo punto di vista è incredibile per un gioco di quest’epoca, perché ogni tipo di avversario ha non solo statistiche, ma anche un modello e animazioni uniche. I nemici più grossi, come “la Bestia” (uno scorpione da record), danno veramente la sensazione di essere massicci, pesanti e forti, non è solo una questione di vedersi la vita calare più o meno rapidamente.

Anche gli scenari sono realizzati con enorme cura, e si vede che per ogni singolo ambiente è stato fatto un notevole lavoro di design per non farci muovere unicamente in distese verdi senza fine. Siamo lanciati in un mondo veramente a misura di insetto, e così vedremo monete grandi come piazze, scarponi abbandonati e un’infinità di altri oggetti che siamo abituati a considerare piccoli ma che qui diventano porzioni stesse di mondo.

Le missioni sono abbastanza varie, per quanto un titolo di questo tipo possa permettere. È ovvio che il combattimento è sempre presente ed è una delle fasi salienti per tutta la durata del gioco, ma è reso così bene da non diventare una palla al piede. Bisogna ricordarsi solo che degli RPG canonici ExcaliBug prende a prestito l’atmosfera e un po’ il sistema di aumento di livello e quello di scambi commerciali, ma che per il resto è in tutto e per tutto, come ho già detto, una sorta di gioco tattico a missioni.

 

Segnalo soltanto che Excalubug prevedeva una modalità multiplayer, che però non ho mai provato a giocare all’epoca e che ovviamente mi è impossibile provare adesso. Temo dunque che vivremo per sempre nell’ignoranza, riguardo a quella.

 

Tutto considerato, anche mettendo da parte il fattore nostalgia, non trovo veri “difetti” in ExcaliBug. Ha una propria formula unica, nel complesso ben concepita, e se non farà schifo dall’inizio non si avranno problemi a goderselo fino alla fine. È un classico gioco da primi anni 2000: si accontenta di fare alcune cose, senza pretendere di saper fare tutto. E quello che fa, non ci sono dubbi, lo fa molto bene.

Devo anche dire che l’originalità del gameplay e la sua relativa modernità concettuale gli hanno permesso di invecchiare molto bene. In tutta onestà, se ExcaliBug uscisse per la prima volta domani mattina identico a come è ora e solo con una engine grafica moderna dargli meno di 7 sarebbe un delitto, e io personalmente non scenderei sotto all’8.

Ed è per questo che mi fa arrabbiare ancora di più non riuscire a farlo andare a dovere su Windows 7, nonostante tutti i tentativi di esecuzione compatibile possibili immaginabili.

Excalibug bug Windows 7

Houston, abbiamo un problema…

Il gioco si installa, i filmati partono, il menu gira come dovrebbe e tutto funziona, solo che la engine ha degli evidenti problemi a tenere insieme i pezzi: texture che spariscono, segnalatori ad area che finiscono da tutte le parti… Il gioco di per sé va, ma ogni due per tre c’è qualche glitch grafico; così è difficile da giocare e davvero impossibile da godere. Ci tengo a sottolineare che quando lo feci all’epoca in cui lo presi non aveva un bug che fosse uno (tranne gli insetti, ovviamente): qualsiasi problema che potreste incontrare oggi è solo colpa della scarsa compatibilità.

Dubito comunque che qualcuno riuscirebbe a giocarci, se non avendolo in casa da anni. Il sito dell’azienda non offre opzioni di acquisto in nessuna lingua e in nessun paese, e anche su siti tipo GoG di ExcaliBug non c’è traccia.

Ed è davvero un peccato. Se volete provare un gioco originale e ben realizzato e ad una bancarella scorgete ExcaliBug con la coda dell’occhio, sarebbero tre euro davvero ben spesi. Assunto che abbiate ancora un Windows XP in casa.

Lorenzo Forini
Sono nato a Bologna nel 1993, videogioco da sempre, e da sempre mi ha affascinato l'idea di andare oltre al solo giocare, di cercare di capire cosa c'è nascosto in ogni titolo dietro al sipario più immediato da cogliere. Se i videogiochi sono una forma d'arte, forse è il caso di iniziare a studiarli davvero come tali.

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