Il cammello inchioda CA?

Come riporta molto esaustivamente Eurogamer, The Creative Assembly è caduta un’altra volta nell’occhio del ciclone. L’oggetto incriminato, questa volta, è nientemeno che un cammello.

CA ha annunciato oggi l’uscita di un prossimo nuovo DLC, chiamato Beasts of War, che introdurrà alcuni tipi di munizioni e unità. Non so la data d’uscita, ma il prezzo è di 2,50 euro.

[youtube http://www.youtube.com/watch?v=o6oe3WJL4Qw]

 

Il problema? Beh… una delle nuove unità, il Cammello Catafratto, è stata avvistata da alcuni utenti in un filmato dimostrativo del gioco realizzato dalla stessa Creative Assembly mesi fa, addirittura ad agosto scorso.

Quasi in contemporanea qualcun altro si è accorto che in quello stesso vecchio video compare anche un’altra unità, i Fanatici nudi mercenari (Mercenary Naked Swords), che nel gioco al lancio non c’erano e che sono stati inseriti nel DLC Cesare in Gallia.

 

La risposta di CA non è tardata ad arrivare, per bocca di Rob Bartholomew, brand director (una versione più estesa della risposta è visibile al link su Eurogamer):

 

È senza dubbio corretto far notare che i Cammelli catafratti e i Fanatici nudi mercenari sono stati usati in un video di Let’s Play diffuso prima del lancio. I nomi non giocano a nostro favore, ma quelle non sono le stesse unità che sono poi state rilasciate tramite DLC (…)

I contenuti dei DLC che abbiamo qui davanti sono sostanzialmente una versione differente che ha goduto di maggiore design, artwork e bilanciamenti per eguagliare il livello qualitativo delle altre unità disponibili. La scelta finale di unità presenti nel gioco era notevole, e pensavamo che rappresentassero un eccellente valore (…).

Quando si parla di unità per un DLC ogni tanto riprendiamo quelle che ci piacevano ma che non erano venute abbastanza bene, e vediamo se possiamo migliorarle per poi pubblicarle gratuitamente o tramite DLC a pagamento. Queste due erano tra i principali contendenti per il ripescaggio.

In termini di cosa merita di essere pubblicato nel gioco principale e di cosa dovrebbe essere DLC, quello sarà sempre soggettivo e divisivo. Assunto che Rome 2 è uscito con decisamente più unità di qualsiasi altro Total War siamo fiduciosi che abbiamo centrato il bilanciamento per il gioco, ma capiamo che ci sarà sempre qualcuno che non è d’accordo, e quindi cerchiamo di ascoltare e di aggiustare il tiro. (…)

 

In soldoni, CA si difende affermando che al momento del lancio del gioco le unità che ora vengono messe nei DLC esistevano come abbozzo ma non erano pronte, perché mancavano ancora di un lavoro di miglioramento e bilanciamento che è stato fatto dal lancio ad oggi.

 

 

Il che potrebbe anche essere una tesi sensata in alcune circostanze. Peccato che il gioco stesso sia uscito finito per metà.

Probabilmente è vero, quelle unità non erano tecnicamente finite al momento del lancio. Il punto è che se devi far uscire un gioco in cui metà delle cose non sono tecnicamente finite (perché così era Rome 2 al lancio, e persino ora va meglio ma benissimo proprio no) come minimo lo finisci a suon di patch, e non di DLC, o meglio ancora lo rimandi in blocco.

CA non ha fatto nessuna delle due, anzi, fa orecchie da mercante su questo versante della faccenda, imputando i problemi di quella che è sostanzialmente uscita come una Beta alla “difficoltà di programmare su PC con tante configurazioni diverse” (“come se fossimo tutti scemi”, aggiungerei). Il problema per me non è cosa era pronto e cosa no, ma cosa erano perfettamente consapevoli lo fosse e cosa non lo fosse, e come hanno comunque deciso di agire di conseguenza.

 

Traetene voi le conclusioni che volete, io sono stanco di discutere con me stesso. Eppure sono sempre più convinto che Ade si sia meritato quel sacrificio.

Lorenzo Forini
Sono nato a Bologna nel 1993, videogioco da sempre, e da sempre mi ha affascinato l'idea di andare oltre al solo giocare, di cercare di capire cosa c'è nascosto in ogni titolo dietro al sipario più immediato da cogliere. Se i videogiochi sono una forma d'arte, forse è il caso di iniziare a studiarli davvero come tali.

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