Niente più cartelloni di PlayStation durante le partite

Se aprite un video di una partita non troppo vecchia di Mondiali, Europei, Champions League o altri avvenimenti calcistici di grossa portata potreste notare ai lati del campo alcuni annunci di PlayStation o di altri prodotti Sony. Nel 2005 è infatti stato firmato un accordo tra i due colossi per il valore di circa 220 milioni di euro, pagati da Sony affinché pubblicità dei suoi prodotti venissero esposti durante le partite di alcuni avvenimenti sportivi.

L’accordo in questione scadrà il 31 dicembre prossimo e stando a diverse voci, come riportato da Eurogamer, non verrà più rinnovato.

 

I motivi per questa decisione, che non è ancora definitiva e ufficiale ma sembrerebbe davvero molto vicina, sono diversi. In primo luogo c’è la situazione econimica generale Sony stessa, che preferirebbe spendere cifre di quella portata per favorire la riorganizzazione interna, già iniziata con l’eliminazione di alcuni settori in perdita e il potenziamento di altri di successo (in primo luogo quello videoludico).

È però possibile che siano stati messi in conto anche i diversi scandali in cui la FIFA è stata coinvolta nell’ultimo periodo, in particolare riguardo l’assegnazione (con presunte tangenti) dei Mondiali 2022 al Quatar e la scelta di non spostare i Mondiali del 2018 dalla Russia dopo lo scoppio del conflitto con l’Ucraina. Per queste stesse ragioni la FIFA ha già perso la sponsorizzazione di Emirates Airlines un mese fa, e Coca Cola è un altro nome importante che potrebbe seguire a ruota.

Lorenzo Forini
Sono nato a Bologna nel 1993, videogioco da sempre, e da sempre mi ha affascinato l'idea di andare oltre al solo giocare, di cercare di capire cosa c'è nascosto in ogni titolo dietro al sipario più immediato da cogliere. Se i videogiochi sono una forma d'arte, forse è il caso di iniziare a studiarli davvero come tali.

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