Guerra aperta. Ecco lo scenario principale di questa vicenda. A tutti gli amanti di giochi in cui il rischio inizia quando si indossa una tuta mimetica questo titolo piacerà e molto anche.

La trama è semplice ma non scontata. Il protagonista, il Capitano Martin Walker, fa parte di un team speciale mandato in una Dubai ormai macchiata dalla guerra per svolgere una missione di soccorso finalizzata a salvare la vita al colonnello John Konrad, disperso dopo essere partito per un incarico ufficiale nella città araba, colpita da misteriose tormente di sabbia.
Dubai si presenta con scheletri di case bombardate e palazzi rasi al suolo che le regalano un clima di città fantasma. La sabbia, che sommerge interi quartieri rendendoli irriconoscibili, domina la metropoli cogliendola spesso con tormente di rena che la sommergono con una forza tale da metterla a dura prova ogni volta.

Lo scenario su cui giocare è molto realistico ed il centro abitato è arricchito con particolari e dettagli che indicano un minuzioso lavoro svolto dal team. I dettagli sono ben realizzati e nulla è lasciato al caso. C’è la possibilità di rompere i vetri dei palazzi sparandoci contro e, quando si viene colpiti, la visuale si riempie di schizzi di sangue che rendono l’idea del naturalismo. I paesaggi sono vari e non banali, alcune missioni sono ambientate di notte. Svolgere le missioni al buio regala all’esperienza di gioco molti punti a favore.

La particolarità di Spec Ops è quella di avere dei bivi nella storia. Il giocatore sarà per cui indirizzato a fare scelte che incideranno nel proseguimento del gioco. L’intero videogame è accompagnato da dialoghi e video che rendono ben chiara la vicenda spiegandola in vari spezzoni. Silenzi, pause ed altri effetti sonori accompagnano l’esperienza di gioco portando il giocatore ad immedesimarsi nei panni del protagonista avvolgendolo per tutta la durata della storia.
Le armi a disposizione sono di ogni tipo, possiamo trovare pistole, mitragliette, fucili d’assalto, sniper e RPG. In caso di emergenza o per puro sfizio, si possono raccogliere armi sottraendole ai nemici caduti. L’equipaggiamento è quindi molto vario, si hanno a disposizione anche granate di vari tipi che vanno da quelle a frammentazione alle flashbang.

Il gioco contiene una miriade di momenti rischiosi e colpi di scena che porteranno inevitabilmente alla possibilità di ritrovarsi il pavimento sotto ai piedi crollare e rimanere appesi con una mano su una struttura in bilico, sparando a molteplici nemici con l’altra. Imboscate e tranelli renderanno ancora più avventurosa la vicenda.

Non mancheranno battaglie aeree e la possibilità di abbattere elicotteri da guerra nemici, che godranno di una dura potenza difensiva risultando massicci agli occhi di chi prova a distruggerli.
I movimenti che può fare il personaggio rispecchiano fedelmente la realtà. Si possono eseguire mosse per giustiziare i nemici con colpi di grazia, scivolare dietro a riparazioni e calarsi su corde. Si possono impartire ordini agli alleati facendoli spostare o far fare particolari azioni che consentiranno di poter portare avanti il gioco in modo fluido ed il più possibile realistico.

Particolari condizioni renderanno indispensabile rompere vetri, finestre o cartelli per far piovere macerie su nemici. Spostarsi dal tetto di un palazzo ad un altro tramite corde messe a disposizione sarà un gioco da ragazzi.

La visuale pur essendo in 3° persona è capace di far immedesimare nel personaggio senza dare la sensazione di dover comandare un fantoccio.
Ci sono dettagli ben studiati che a prima vista colpiscono, come divise che si strappano, nemici che si feriscono e sangue che schizza. Anche i dettagli sulla figura del protagonista come il microfono ben rifinito portano ad apprezzare sempre più la grafica di questo gioco.
La musica rock di sottofondo in molte missioni regala la giusta adrenalina che permette al gioco di essere sempre attivo e veloce, evitando così momenti morti e tendenazialmente noiosi.
La data di uscita è stata il 29 giugno 2012. Il gioco è stato pubblicato in Europa per MicrosoftWindows, Xbox 360 e Playstatyion 3.

La cosa che colpisce di più è che il gioco mette in risalto non soltanto la guerra in sè, ma anche la sofferenza di chi vi partecipa. Un gioco di tutto rispetto quindi che, quando si giunge all’ultima missione viene solo da esclamare una parola che viene quasi istintiva: “stupendo!”

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Giovanni John Improta
Vi siete mai chiesti come nasce un sito di videogiochi come GameBack? Semplice, una mattina mi sono svegliato e mi sono chiesto: ma io cosa so fare? Mah, l'unica cosa in cui sono bravo sono i videogiochi, sai a quanto potrà servirmi.... Beh, il resto è storia come si suol dire. Ringraziatemi o insultatemi su Facebook.

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