Come già annunciato nell’articolo dedicato a Cartoomics, l’annuale fiera milanese dedicata al mondo dei videogiochi, fumetti, manga, anime, film e cartoni, avremo deliziato la nostra utenza con una piccola sorpresa, ovvero le interviste alle associazioni più apprezzate dai visitatori. La prima che vi offriamo è dedicata alla Jedi Generation, di cui il nostro amico Emanuele è stato protagonista, raccontandoci tutte le curiosità che riguardano questo gruppo.

Gameback: Ciao Emanuele, grazie per aver dedicato del tempo alla nostra piccola e-interview. Raccontaci qualcosa riguardo alla Jedi Generation! Com’è nata quest’associazione? Di che cosa si occupa nello specifico?
Emanuele: Ciao! La Jedi Generation è nata nell’estate 2012 nel modo più giocoso possibile. Frutto di una passione derivata da Star Wars e sopratutto dall’uso della spada laser, mi è venuta l’idea di curiosare sul web, perché sapevo che avrei sicuramente trovato qualcosa… e ho visto che in America facevano dei veri e propri corsi. Però vedevo che mancava qualcosa. Dal mio studio artistico (sia in campo scultoreo che in danza) ero certo che non doveva essere un corso fine a sé stesso, ma che ciò che avremmo creato doveva essere donato al pubblico! Ecco perché ho “codificato” i vari stili di combattimento che si intravedono nel film, e, colmando alcune lacune tramite libri che ne parlano, sono riuscito a dare un aspetto “free style” a quello che può essere un combattimento fra spade! Che poi come si può vedere nel film gli attori lo interpretavano proprio con questa chiave molto street. Fare il corso non basta: bisogna avere il modo per potersi esibire, ed ecco che con uno show possiamo far vedere le capacità di apprendimento che i ragazzi hanno nei confronti di questo sport.

Gameback: Attualmente, a quante fiere avete partecipato? Com’è stato il Cartoomics di quest’anno, per voi?
EmanueleNovegro, Cartoomics, Torino Comics, G come Giocare sono solo alcune. Fra discoteche, comics, eventi di Multiplayer.it, Disney, Hasbro, Sky Cinema e diverse collaborazioni con altre emittenti, abbiamo eseguito oltre 60 show! Naturalmente tutto in compania di 501st Italica Garrison e Rebel Legion. Quest’anno abbiamo dovuto rifiutare alcuni inviti nella zona romana (nonché la Sticcon) per problemi di distanze e budget. In compenso, Cartoomics 2014  è stato parecchio stancante, per il fatto che gestivamo noi l’arena e quindi ci abbiamo dato dentro! Per il resto è stato bellissimo. L’evento dove abbiamo attratto più persone è stato al Museo del Manifesto Cinematografico di Via Gluck, grazie alla mostra allestita da 501st e Rebel Legion: abbiamo insegnato,in due giorni, l’arte della spada laser a 700 bambini! Roba da incubo, ma ci ha fatto salire di livello.

http://www.youtube.com/watch?v=FK-7VA2Lxsg&feature=share&list=UUTWgrfBEPTqzKxaa1-j4bag

Gameback: Com’è strutturata la Jedi Generation? Ci sono dei ruoli precisi?
Emanuele: Attualmente, la Jedi Generation -essendo nuova- non è composta da ruoli precisi, a parte il mio (quello di docente e founder), ma, pian piano, i ragazzi (da soli) si stanno investendo di posizioni importanti. Tutto ciò è naturale perché è vitale che quando uno sa fare qualcosa lo esponga per esser notato! Nel frattempo, grazie anche alla richiesta del pubblico, alcuni ragazzi della zona di Torino e Lecco si stanno impegnando per diventare istruttori e portare la Jedi Generation fuori dalla zona di Alessandria (Piemonte).

Gameback: Come si può far parte di questa associazione?
Emanuele: Chi entra nella Jedi Generation deve, innanzitutto, essere una persona che ha voglia di imparare. L’istruzione è di acrobatica base, combattimento, coreografie, e interpretazione (che si differenzia a seconda del ruolo di Jedi o Sith). Tutto ciò serve per portare gli allievi davanti ad un pubblico che talvolta è esigente, dove un errore può costare o all’esecuzione o alla salute stessa, proprio perché i colpi delle spade vengono tirati al millimetro e a velocità sostenute. Anche le cadute vanno studiate e non prese sotto gamba perché il pavimento dove operiamo non ha materassini ma molte volte è fatto di cemento, proprio come al Cartoomics! Quindi chi entra nella JG sa ciò che fa, ma sa anche che ciò che fa non è una cosa che fanno le persone tutti i giorni, e ciò ti rende unico!

Gameback: Quali sono stati i momenti più belli per la Jedi Generation?
Emanuele: I momenti più belli? Quando torniamo a casa dopo aver fatto uno show e siamo tutti sani! Siamo vittoriosi in qualunque modo! Non servono premi o targhe (che fa comunque piacere collezionare, ma son destinate a prendere polvere), ma quando le persone sono soddisfatte, noi ci siam divertiti, abbiamo fatto foto, fatto giocare bimbi, e alcuni ci chiedono pure gli autografi! Cosa c’è meglio di questo? Ma non ti dirò “finito lo show si torna alla vita normale“. Ogni giorno per noi è così: continuiamo ad allenarci in vista di un futuro evento, e, quando siamo insieme ai ragazzi per farci anche solo una bevuta, basta guardarci in faccia e capiamo già quello che stiamo vivendo! Dolore, felicità, creatività, amicizia, come una squadra, mista tra ragazzi e ragazze, quindi per chi vuole un fiume di emozioni e far parte di qualcosa che va al di là di noi stessi, con responsabilità per un pubblico, allora non ha altro che cercare una Jedi Generation più vicina, oppure puntare a fare un corso istruttori se le sue basi glielo permettono! Per il resto… che la forza sia con tutti voi!

Per chiunque fosse interessato, può visitare il sito web www.rebellegion.it/jedi-generation o la pagina ufficiale su Facebook, guardare i video sul canale youtube oppure inviare un’email a [email protected].
Intervista per Gameback.it a cura di Eleonora e Luke. Si ringrazia Emanuele per il tempo dedicatoci!

Eleonora Gueli
In arte "Lehira", comincia il suo cammino videoludico con "Prince of Persia" e "Test Drive" per DOS, all'età di cinque anni. Da adulta diventa una giocatrice appassionata, acquistando Xbox 360, PS3, Wii, DS, 3DS e PSP, per poi procedere con la next-generation. Il suo sogno? Fare un cosplay dedicato al mondo di Mass Effect.

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