Come se PS4, Xbox 720, Wii U, PS Vita e Ouya (solo per fare qualche esempio) non bastassero, fra non molto sarà disponibile una nuova console: Steam Box.
L’idea nasce da Gabe Newell, capo di Valve, che con Steam Box cercherà di creare un PC/console. Queste le sue dichiarazioni:
Certamente il nostro hardware avrà un ambiente molto controllato. Se vorrete maggiore flessibilità potrete sempre comprare un computer normale. Per chi invece vuole una soluzione completa ‘chiavi in mano’, questa tipologia di dispositivi sarà davvero l’ideale per i salotti. La cosa bella dei computer è che ogni persona può provare diverse soluzioni e gli utenti possono trovare quella migliore per le proprie esigenze
Ogni giorno, molti videogiocatori, al momento di acquistare un nuovo computer, cercano di comprare un prodotto che consenta loro di poter giocare anche ai titoli più recenti con la massima fluidità e senza problemi. In parole ancora più semplici, stiamo parlando del cosiddetto “PC da gaming” o “PC da gioco“, se si preferisce usare termini italiani.
Tuttavia, scegliere un buon computer, con le giuste componenti (ottima scheda video, buona RAM…), non è sempre un’impresa facile. E qui entra in gioco Valve.
Steam Box può essere considerata una console, ma con un hardware da PC, oppure un PC, ma con un software da console. Non si ancora niente di preciso, ma pare che il nuovo prodotto Valve avrà una CPU Core i7, una RAM da 8 GB e una scheda video Nvidia. Le componenti scelte dovrebbero assicurare alla console una vita media di almeno 3-4 anni (del resto sarebbe veramente difficile fare più di così).
Valve, tra l’altro, renderà Steam Box estremamente personalizzabile.
Innanzitutto, sarà possibile creare gratuitamente software dedicati alla console, senza dover pagare alcun tipo di licenza.
Steam Box, inoltre, potrà essere collegato anche ad una normale TV. Questa caratteristica prende il nome di Big Picture ed è stata illustrata da Valve in questo video:
Inoltre, sarà possibile giocare nel modo classico, usando mouse e tastiera, oppure tramite un controller, che pare sarà modificabile a piacimento. Facciamo un esempio: siete abituati a PS3? Bene, potrete usare i tasti ■ΔOX; preferite Xbox? Allora il vostro joystick avrà i tasti XYBA.
Ma le novità non finiscono qui. Anzi, ora arriviamo a quella che, se verrà confermata, sarà la rivoluzione più grande portata da Steam Box: l’utilizzo di dati biometrici. Spieghiamo in parole più semplici questo termine difficile: la console, tramite un apparecchio ancora non progettato (probabilmente un braccialetto) oppure tramite sensori applicati al controller, rileverà i nostri battiti cardiaci, la nostra pressione e altri parametri, detti appunto biometrici. Di conseguenza, i videogiochi potranno captare le nostre emozioni e comportarsi di conseguenza. Immaginate di giocare a un titolo come Hitman: siete sdraiati su un tetto, con il vostro fucile di precisione, e dovete cecchinare il vostro bersaglio. Riuscite a mantenere il sangue freddo? Bene. Non ci riuscite? Peggio per voi: l’agente 47 (ovvero voi) comincerete a tremare, il mirino sarà meno stabile e farete più fatica a centrare l’obiettivo.
Le potenzialità di quest’innovazione sarebbero sicuramente suggestive. Peccato, però, che non ci sia ancora niente di certo, solo rumors.
Insomma, per ora ci si può basare solo su poche notizie ufficiali e molte ipotesi o voci di corridoio. Sul prezzo, ad esempio, non si sa ancora niente, mentre la data di uscita sembra possa essere stabilita nei giorni compresi nell’ultimo trimestre del 2013.
Per il momento, tutto ciò che abbiamo sono domande.
Prima fra tutte: Steam Box avrà davvero successo, o finirà col diventare una semplice goccia, in quello che potremmo ormai definire un oceano di console?
Figo.
Bell’articolo! :)
Steam Box mi preoccupa un po’, ma, nonostante tutto, mi fido tantissimo della Valve (in 14 anni non mi ha mai deluso, anzi…).
Non so dove siano state scritte le specifiche tecniche (quelle riportate sembrano del PC della Alienware che è stato soltanto pubblicizzato dalla Valve,non sarà lo Steam Box) e l’utilizzo dei dati biometrici, ma credo che una scelta del genere possa risultare troppo sperimentale per essere buttata alla cieca nel mondo dei videogiochi.
Piuttosto, andava sottolineato l’atteggiamento che Gabe Newell (fondatore della Valve) sta avendo nei confronti dell’ Oculus Rift.
Se aggiungiamo il finger capture ultimamente rivoluzionato (non ricordo bene il nome del progetto), allora si può parlare di realtà virtuale, e sembra proprio quello l’obbiettivo della Valve.
Tutto sarà da vedersi e spero che la Valve non faccia passi falsi.
Questa si che sembra essere una “creatura” rivoluzionaria! Bell’articolo!