Contromossa di Microsoft

IGN.com si è accorto al volo che nel Regno Unito il prezzo di Xbox One è stato nuovamente ridotto, e sullo store ufficiale di Microsoft la console è ora venduta a £329,99. Fino a qualche giorno fa il prezzo era di £349,99, cioè uguale a quello di PS4.

 

Perché tutto questo succede, non è difficile da spiegare. PS4 è fin da subito andata meglio della diretta concorrente in tutti i mercati, anche quelli dove la scorsa generazione Xbox aveva un saldo controllo (come USA e UK). L’evidente vantaggio della console Sony ha portato inizialmente Microsoft a proporre nel giro di mesi un bundle senza Kinect incluso per mettere in commercio un prodotto dallo stesso costo di PS4 (si era passati da 429,99 a 349,99 sterline), ma visto che anche questa strategia non sembra aver dato i frutti sperati (vedere gli ultimi dati di vendita dal Regno Unito, anche collegati a Destiny) ora si è deciso di limare ancora un po’ il prezzo di listino, chiaramente in vista della stagione natalizia e delle importanti uscite dei prossimi mesi.

Non si hanno dati di vendita esatti e aggiornati sulle due console, ma sappiamo che in tempo per la GamesCom di quest’anno Sony aveva piazzato più di 10 milioni di PS4 (vendute ai clienti, non ai negozi); Microsoft non fornisce dati ufficiali su Xbox One praticamente da mai, ma se dobbiamo credere a quanto registrato da VGChartz, per farcene almeno un’idea sommaria, difficilmente all’oggi Xbox One ha superato di tanto i 6 milioni nel miglior scenario possibile.

 

Per ora non si sa se il calo di prezzo si estenderà ad altri paesi, in particolare al nostro. Personalmente ne dubito e immagino che l’Europa continentale sia già stata “data per persa da Microsoft”, visto che da sempre è un territorio in cui PlayStation ha più successo, e che si sia preferito concentrare gli sforzi dove la battaglia può realisticamente essere vinta. Comunque, aspettiamo e vediamo cosa ci riserva il periodo delle vacanze.

Lorenzo Forini
Sono nato a Bologna nel 1993, videogioco da sempre, e da sempre mi ha affascinato l'idea di andare oltre al solo giocare, di cercare di capire cosa c'è nascosto in ogni titolo dietro al sipario più immediato da cogliere. Se i videogiochi sono una forma d'arte, forse è il caso di iniziare a studiarli davvero come tali.

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