L'avvicinamento software tra Xbox One e Windows produce effetti inaspettati

Nintendo 64 logo

Come riporta Eurogamer.net, nel fine settimana è comparso di soppiatto nel Marketplace di Xbox One un emulatore perfettamente funzionante per Nintendo 64, chiamato Win64e10. Il software non veniva proposto ai visitatori, non essendo stato approvato da Microsoft, ma cercandone il nome era comunque possibile accedervi ed acquistarlo per circa 9€.

La notizia dell’esistenza dell’emulatore si è diffusa su più larga scala solo ieri, tramite Reddit, al che Microsoft è intervenuta e ha rimosso il prodotto dalla vendita. Gli utenti che lo hanno comprato, almeno per il momento, sono comunque ancora in grado di utilizzarlo senza problemi.

 

L’emulazione di videogiochi non autorizzata dalla compagnia proprietaria dei diritti di distribuzione originari è una violazione del copyright e della licenza d’uso del software, e visto quanto Nintendo in particolare abbia il grilletto facile per questioni di questo tipo è perfettamente comprensibile che Microsoft non voglia un emulatore di N64 sulla propria nuova console.

Questo, fra l’altro, non è neppure l’unico emulatore per una console Nintendo attualmente impiegabile su una Xbox One. Esiste infatti un emulatore per NES e SNES programmato in HTML 5 e accessibile via browser, codificato appositamente per funzionare sulla console di Microsoft. Le ROM di entrambi questi emulatori vengono caricate tramite OneDrive, una soluzione effettivamente piuttosto ingegnosa.

 

 

Una piccola curiosità omaggio per chiudere l’articolo.

Potreste pensare che questo di una console in grado di emulare contemporaneamente anche un’altra console sia un fatto completamente inedito, o come minimo legato all’evoluzione delle macchine più recenti, ma non è così. Pioniera di questa tecnologia fu infatti Coleco, che poco cavallerescamente nel 1982 pubblicò un modulo di espansione hardware per la propria ColecoVision che permetteva di giocare a quasi tutti i titoli esistenti per Atari 2600 – piattaforma di proprietà della concorrenza.

Ah, i bei tempi andati.

Lorenzo Forini
Sono nato a Bologna nel 1993, videogioco da sempre, e da sempre mi ha affascinato l'idea di andare oltre al solo giocare, di cercare di capire cosa c'è nascosto in ogni titolo dietro al sipario più immediato da cogliere. Se i videogiochi sono una forma d'arte, forse è il caso di iniziare a studiarli davvero come tali.

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