Cavalieri del Sangue per tutti, Blood and Gore su richiesta

Total War Warhammer carro a vapore

Da pochi minuti è possibile scaricare la prima vera patch (escludendo una hotfix del giorno del lancio) per Total War: Warhammer. Essa punta a correggere un’infinità di cose, tra cui alcuni dei problemi assortiti più noti (ad esempio lo spam di Eroi da parte dell’IA), oltre ad avere apportato svariate modifiche alle statistiche e le abilità di molte unità del gioco. Il changelog completo della patch è visibile qui.

La patch ha anche introdotto la prima forma di supporto per DirectX 12 a svariate schede AMD ed Nvidia, riportate in questa pagina. Ricordo che, per volontà di Microsoft, le librerie DirectX 12 sono esclusive per i sistemi con installato Windows 10.

 

Sempre questa prima patch ha apportato anche qualche aggiunta in termini di contenuti. Sono state pubblicate 5 nuove mappe speciali giocabili in qualsiasi partita personalizzata, e al roster dei Conti Vampiro sono stati aggiunti i Cavalieri del Sangue, visibili nell’immagine qui sotto.

Total War Warhammer Cavalleria del Sangue

 

In aggiunta a tutto questo, a sorpresa è anche stato pubblicato il primo DLC a pagamento di TW Warhammer: si tratta del classico pacchetto “Blood and Gore”, per l’occasione rinominato “Blood for the Blood God”, di cui sono stati pubblicati due video:

 

Per chi non lo sapesse, già da alcuni capitoli della serie a questa parte Creative Assembly rilascia, alcune settimane dopo il lancio, un DLC che introduce una lunga serie di effetti sanguinolenti e di smembramenti alle battaglie. La scelta di separare questo contenuto dal gioco base ha come ragione principale e ufficiale quello di poter mantenere un rating molto più basso per il titolo in senso lato, cosa che si suppone aiuti le vendite.

Blood for the Blood God è attualmente disponibile al prezzo di 2,50€.

 

 

Total War: Warhammer è attualmente disponibile per PC. Potete leggere la nostra recensione qui.

Lorenzo Forini
Sono nato a Bologna nel 1993, videogioco da sempre, e da sempre mi ha affascinato l'idea di andare oltre al solo giocare, di cercare di capire cosa c'è nascosto in ogni titolo dietro al sipario più immediato da cogliere. Se i videogiochi sono una forma d'arte, forse è il caso di iniziare a studiarli davvero come tali.

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