TW WH Uominibestia 6

Una settamana fa Creative Assembly ha annunciato “Il richiamo degli Uominibestia”, DLC per Total War: Warhammer che permetterà di giocare in ogni modalità con il nuovo roster degli Uominibestia, oltre ad aggiungere una seconda mini-campagna inedita in cui si controlleranno sempre questi ultimi e si dovrà sconfiggere il Conte Elettore Boris Todbringer.

Nel corso della settimana sono stati diffusi molti materiali relativi alla nuova fazione, che cerco di raccogliere in questo articolo.

 

Per prima cosa abbiamo due video di gameplay, uno relativo alle funzionalità di campagna e l’altro con una battaglia sul campo:

Da notare, nel secondo video, come stia venendo giocata una battaglia personalizzata, eppure si parli di “acquisto” di incantesimi e abilità per i vari personaggi. Questo fa supporre che, tra le novità promesse per il multiplayer con la prossima patch del gioco, sarà appunto introdotta una maggiore personalizzazione dei personaggi nelle partite generiche.

 

È stato anche messo insieme un video per spiegare rapidamente le origini e la cultura degli Uominibestia nel mondo di Warhammer (cose che, in tutta onestà, potete leggere con molta più dovizia dei dettagli su una delle innumerevoli encliclopedie dedicate a Warhammer Fantasy):

 

Sono usciti infine alcuni brevi filmati introduttivi dedicati a singole unità del roster:

 

Nella giornata di domani, venerdì 21 luglio, alle ore 15:00 italiane andrà in onda sul canale Twitch ufficiale di Total War un livestream dedicato interamente agli Uominibestia, dove molto probabilmente sarà giocata la nuova mini-campagna “Occhio per occhio”.

 

“Il richiamo degli Uominibestia” uscirà il 28 luglio 2016.

Total War: Warhammer è attualmente disponibile per PC, e potete leggere la nostra recensione del gioco qui.

Lorenzo Forini
Sono nato a Bologna nel 1993, videogioco da sempre, e da sempre mi ha affascinato l'idea di andare oltre al solo giocare, di cercare di capire cosa c'è nascosto in ogni titolo dietro al sipario più immediato da cogliere. Se i videogiochi sono una forma d'arte, forse è il caso di iniziare a studiarli davvero come tali.

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