Tutte le prime informazioni sul gioco

TW:W 2 Teclis

Creative Assembly ha annunciato ieri Total War: Warhammer II, secondo capitolo della trilogia dedicata all’universo di Warhammer Fantasy.

 

 

Esattamente come avevamo anticipato una settimana fa, il gioco ha luogo nel Nuovo Mondo, e vedrà protagonisti Alti Elfi, Elfi Oscuri, Uomini Lucertola e una quarta razza non confermata… ma che con ogni probabilità saranno gli Skaven. Dalla pagina Steam del gioco e una lunga FAQ si evincono svariati dettagli in più, che cerco di riassumere nel modo più conciso e chiaro possibile.

  • Il nuovo leitmotif della campagna sarà il Grande Vortice al centro di Ulthuan, che dissipa la gran parte dei venti dalla magia provenienti dai portali polari ed impedisce un’invasione di Demoni su larga scala in tutto il mondo. Ogni fazione avrà un obiettivo ultimo legato al Vortice, e a vincere sarà la prima a completare il proprio – questo significa che anche l’IA, per la prima volta, può vincere anche senza che il giocatore venga eliminato.
  • Ci saranno 4 fazioni giocabili, ciascuna con 2 Lord Leggendari e altrettante posizioni di partenza. Per ora sono confermati Tyrion (Alti Elfi), Teclis (Alti Elfi), Lord Mazdamundi (Uomini Lucertola), Kroq-Gar (Uomini Lucertola) e Malekith (Elfi Oscuri).
  • Il gioco avrà luogo in Ulthuan, Lustria, Naggaroth e le Terre Meridionali. La mappa sarà grande circa come quella di Total War: Warhammer, ma ci saranno circa un terzo di regioni occupabili in più.
  • Non saranno introdotti combattimenti navali in tempo reale, anche se qualche nuova feature relativa alla navigazione sarà introdotta.
  • Le campagne di Total War: Warhammer 1 e 2 saranno giocabili separatamente, oppure (se si possiedono entrambi i giochi) sarà possibile giocare una mega-campagna che unifica le due mappe. Le esatte funzionalità di questa campagna aggiuntiva saranno spiegate in seguito.

 

 

Total War: Warhammer II è previsto per il 2017 su PC. Versioni Mac e Linux sono possibili.

Lorenzo Forini
Sono nato a Bologna nel 1993, videogioco da sempre, e da sempre mi ha affascinato l'idea di andare oltre al solo giocare, di cercare di capire cosa c'è nascosto in ogni titolo dietro al sipario più immediato da cogliere. Se i videogiochi sono una forma d'arte, forse è il caso di iniziare a studiarli davvero come tali.

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