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Il mercato dei videogames in Italia vale 2 miliardi di euro e nel giro di tre anni è destinato a salire a 3,5

Ci sono alcuni settori in Italia che non conoscono crisi, anzi sono destinati a crescere nel prossimo futuro in maniera decisa.

Questo è il valore del mercato dei videogiochi in Italia a fine 2019: oltre due miliardi di euro. E nel giro di tre anni questo volume d’affari quasi raddoppierà arrivando a lambire quota 3,5 miliardi, secondo le stime della società di consulenza strategica PricewaterhouseCoopers. Rispetto al “lontano” 2017, siamo già a più del doppio.

I videogiochi per dispositivi mobili, tablet e smartphone la faranno da padrone?

Non c’è solo il solito Fifa 20 su PlayStation e Xbox: questo capitolo, una volta colpevolmente tralasciato dagli sviluppatori, sta diventando sempre più centrale. Questo settore, secondo gli analisti statunitensi di PwC crescerà ancora nel 2020.

Tra i videogiochi per dispositivi mobili, tablet e smartphone a farla da padrone sono due titoli di combattimento online, Fortnite e PlayerUnknown’s Battlegrounds (Pubg), amati soprattutto dagli adolescenti. A livello globale, è Fortnite il campione di ricavi, con – badate bene – oltre 1,8 miliardi di dollari nel 2019, più 3% su base annua.

L’Italia dice la sua anche tra gli sviluppatori di videogiochi

Meno quantità, più qualità. Sono pochi rispetto alle controparti canadesi e statunitensi, ma gli sviluppatori italiani di videogiochi si difendono con onore. E’ il caso della decana delle case di sviluppo videogames italiane, la meneghina Milestone. Questa società è specializzata nei simulatori di corse e rilascia i videogiochi con licenza ufficiale della MotoGP e del campionato mondiale di motocross.

Si fa valere sui mercati internazionali anche la romana Kunos. I cultori apprezzano questa società per i suoi prodotti di simulazione automobilistica, grazie a un titolo di successo come Assetto corsa competizione (Acc), dove il realismo è estremo e l’intelligenza artificiale raffinata.