I numeri non mentono mai...

AGGIORNAMENTO (30/11/2015):

Square Enix ha comunicato in via ufficiale  ormai da tempo i periodi d’uscita di Rise of the Tomb Raider su PC e PS4; potete leggere la notizia relativa qui.

 

ARTICOLO ORIGINALE (23/08/2014):

Per chi non lo sapesse, tutta questa vicenda è nata durante la conferenza di Microsoft alla Gamescom 2014. Rise of the Tomb Raider era già precedentemente stato annunciato come gioco in uscita su PS3, PS4, Xbox 360, Xbox One e PC, ma durante il suddetto evento è stato rivelato che i piani erano cambiati e che sarebbe arrivato “in esclusiva su Xbox a natale 2015”.

La cosa ha suscitato, oltre a molta indignazione negli internauti, anche diverse perplessità, e fin da subito si era intuito che ci fosse sotto qualcosa di più. Nel giro di una giornata scarsa la verità è saltata fuori, quando intervistato sull’argomento Phil Spencer di Microsoft ha ammesso che la sua azienda non ha comprato l’IP e che l’esclusiva “ha una durata”, ma si è rifiutato – giustamente – di fare ipotesi riguardo una futura uscita del gioco su altre piattaforme, perché la cosa non dipende in nessun modo da lui.

La palla è quindi passata a Square Enix e Crystal Dynamics. Ora si sa che Rise of the Tomb Raider potrebbe, dal punto di vista legale, uscire anche su PS3, PS4 e PC una volta terminato il contratto con Microsoft, ma non si sanno né la durata di questo contratto né se è ufficialmente nei piani dell’azienda di portarlo su altre piattaforme in futuro.

 

È stato pubblicato da poco su un sito ufficiale di Rise of the Tomb Raider un breve elenco di FAQ per comunicare la risposta di Square Enix (publisher) e Crystal Dynamics (sviluppatore) sulle reazioni che si sono lette nelle due passate settimane.

Se vi aspettavate una risposta a queste due domande da Square Enix, sappiate che non l’avete avuta. Ecco quanto scritto, che sinceramente aggiunge molto poco a quello che già sapevamo:

 

  1. Cosa significa “esclusivo per Xbox”?
    Significa che Rise of the Tomb Raider uscirà durante le vacanze natalizie del 2015 in esclusiva su Xbox One e Xbox 360.
  2. L’esclusività su Xbox ha una durata? Scadrà? Quanto durerà? Possiamo aspettarci un’uscita su PlayStation 4 o su PC in futuro?
    Sì, il nostro accordo con Microsoft ha una durata precisa. Non intendiamo discutere dei dettagli dell’accordo, e siamo concentrati sul consegnare un ottimo gioco per Xbox One e Xbox 360.
  3. Crystal Dynamics sapeva di questo accordo?
    Sì, Crystal Dynamics è entusiasta di questa partnership con Microsoft per realizzare il miglior gioco possibile. Come ha accennato Darrell nel suo messaggio, abbiamo dei lunghi trascorsi con Microsoft e sono stati grandissimi sostenitori del franchise. Ci aiuteranno a far crescere e migliorare il franchise di Tomb Raider più che mai.
  4. Quando la decisione è stata presa, si sono tenuti in considerazione i fan? Crystal Dynamics e Square Enix sono consapevoli della storia del franchise con PlayStation e su PC?
    Ovviamente sì. Non abbiamo preso questa decisione a cuor leggero. Il nostro scopo è realizzare il miglior gioco possibile, e la nostra relazione con Microsoft ci aiuterà a trasformare le nostre visioni in realtà.
  5. Perché Microsoft, Square Enix o Crystal Dynamics non hanno immediatamente detto che era un’esclusiva temporale? Perché tutti i giochi di parole?
    Non intendevamo certo generare confusione con l’annuncio. Il palco della conferenza Microsoft alla Gamescom era un posto perfetto per fare il primo annuncio, ma non per forza per scendere nei dettagli.

 

Dubito che a breve ricevermo ulteriori chiarimenti dall’alto: questa pagina sa tanto di un “e questo è tutto per ora”. Se però vi fidate di me, penso di poter provare io a dare una risposta a questi interrogativi.

 

 

Dunque, il gioco era originariamente pianificato per ben cinque piattaforme, non le sole tre next-gen (PS4, Xbox One e PC), il che ne faceva nelle intenzioni del publisher un progetto a rischio minimo che avrebbe prodotto vendite sicure grazie alla fama del capitolo precedente, sulla quale si sarebbe cercato di capitalizzare il più possibile spandendosi su più macchine.

Dato che Tomb Raider del 2013 ha piazzato all’oggi un totale di circa 6,5 milioni di unità (fonte), sempre su cinque piattaforme, le aspettative di vendita di un nuovo capitolo sarebbero state realisticamente intorno ad una cifra simile, se non superiore.

Anche se magari non perfetti, i dati di VGChartz possono dare un’impessione generale dell’andamento sulle varie console.

 

Le copie fisiche tracciate sono ripartite come segue:

  • PS3: 2,22 milioni
  • PS4: 0,47 milioni
  • Xbox 360: 1,71 milioni
  • Xbox One: 0,18 milioni
  • PC: 0,27 milioni

 

Il totale è di 4,85 milioni, quindi per arrivare a 6,5 mancano all’appello 1,65 milioni di copie, il grosso delle quali molto probabilmente sono vendite non tracciate da VGChartz perché digitali, e il grosso di esse sarà su PC, dove il mercato fisico è decisamente minoritario (dati recenti suggeriscono che addirittura il 92% di tutte le vendite di giochi per PC sono digitali).

Penso che quindi possiamo prendere all’incirca 1,5 milioni di quegli 1,65 e dichiararli vendite digitali su PC (rapportate alle vendite fisiche sempre su PC sarebbero l’85% del totale, che sembra un valore plausibile); il rimanente 0,15 milioni potremmo anche ignorarlo, perché se distribuito su tutte le altre piattaforme andrebbe a toccare al massimo la cifra dei centesimi, e in ogni caso dovrei distribuirlo proporzionalmente tra le console, quindi senza alterare i rapporti di forza tra le varie macchine, solo quelli tra le console e il PC, già molto aleatori per quello che ho fatto poco fa (4 è il doppio di 2; se aggiungo a 4 altri 6 e a 2 altri 3, con 6 sempre doppio di 3, 10 è ancora il doppio di 5).

Il quadro finale assomiglia quindi a qualcosa del genere:

  • PS3: circa 2,22 milioni
  • PS4: circa 0,47 milioni
  • Xbox 360: circa 1,71 milioni
  • Xbox One: circa 0,18 milioni
  • PC: circa 1,77 milioni

Ripeto ancora: non sto provando ad arrivare a numeri esatti, non è possibile coi dati a disposizione. Voglio solo fare una stima della distribuzione, che non debba per forza essere accuratissima.

Ed ecco, quindi, questa stima:

  • PS3: circa 34,96% del totale
  • PS4: circa 7,40% del totale
  • Xbox 360: circa 26,93% del totale
  • Xbox One: circa 2,83% del totale
  • PC: circa 27,87% del totale

 

Se ci immaginassimo Rise of the Tomb Raider in uscita solo su Xbox 360 e Xbox One per sempre significherebbe coprire meno del 30% dei clienti del capitolo precedente, quindi vendere ragionevolmente circa 1/3 delle precedenti aspettative.

Perché questa mossa possa rivelarsi vantaggiosa Microsoft avrebbe dovuto pagare tanto da coprire due terzi delle potenziali vendite (più gli interessi, come “risarcimento” sui danni futuri del brand). Se stimassimo, andando all’ingrosso, 50 dollari a copia per bene o male 4 milioni di copie mancanti, significherebbe che Microsoft avrebbe sborsato – per avere un’esclusività talmente lunga che di fatto disincentivi Square Enix a far uscire e basta il gioco su altre piattaforme – intorno ai 200 milioni di dollari. È una cifra completamente folle per un accordo simile: GTA V, di gran lunga il titolo più costoso della storia, è costato circa 265 milioni di dollari tra sviluppo e pubblicità; un budget di 50 milioni è già considerato di fascia altissima per un videogioco. Con quei soldi Microsoft avrebbe potuto probabilmente commissionare tre o quattro esclusive AAA a degli studi third party, esclusive vere, non avrebbe senso spendere tanto in una mossa del genere.

 

 

Quindi alla prima domanda abbiamo risposto: è ovvio che Square Enix conta di vendere Rise of the Tomb Raider anche su altre piattaforme in un tempo utile per venderlo davvero. Ed è ovvio che PS4 e PC verranno presi in considerazione; è possibile che per allora PS3 sia stata abbandonata, anche perché un port per quella versione sarebbe scomodo, e più di due anni dentro la next-gen la old-gen si sarà già spenta parecchio.

Ora il problema è: quando Square Enix farà uscire Rise of the Tomb Raider su PS4 e PC, e magari su PS3? La domanda in realtà è mal posta, perché la risposta sarebbe “appena può”, dal punto di vista di Square Enix. Quindi, riformulandola: quanto tempo Microsoft può avere ragionevolmente comprato?

 

Dead Rising 3, originariamente “esclusiva” Xbox One, arriverà su PC il 5 settembre prossimo, quindi poco meno di 10 mesi dopo l’uscita originale; possiamo immaginare che Ryse: Son of Rome seguirà al massimo un paio di mesi dopo. E queste erano le esclusive al lancio, che dovevano per di più sembrare esclusive perenni o quasi da come la si metteva. Possiamo quindi serenamente immaginare che l’embargo su Rise of the Tomb Raider non durerà mai più di così, e possibilmente un po’ meno.

Se Rise of the Tomb Raider uscirà su Xbox, poniamo, ad inizio ottobre 2015 (quindi in tempo per il Black Friday americano), un’esclusività di 6 mesi significherebbe la scadenza a inizio aprile 2016, che è nel pieno della seconda grossa finestra di uscite nel corso di un anno solare dopo quella appunto di prima di natale. Un’uscita a marzo o aprile permetterebbe un lancio ancora in tempi ragionevoli rispetto al primo, in una buona finestra temporale e lascerebbe anche agli sviluppatori abbastanza tempo per occuparsi del port per due nuove versioni.

 

Ipotizzare di più ha poco senso. Uscire durante l’estate sarebbe rischioso, di quel tipo di rischi che Square Enix per un titolo simile non si vuole prendere, e arrivare addirittura all’anno intero o quasi sarebbe follia, perché neanche le “esclusive” originali sono durate tanto.

Ipotizzare di meno è invece credibile. Se immaginassimo un’esclusiva magari di 2 mesi Microsoft avrebbe speso probabilmente poco, giusto il tempo per avere qualcosa da sbandierare a fronte di Uncharted 4 (cosa che non mi invento io, lo ha detto apertamente Phil Spencer stesso) e Square Enix sarebbe ancora in tempo per far arrivare il gioco a gennaio 2016, stesso periodo tra l’altro scelto per la Definitive Edition del vecchio Tomb Raider. Questo però significherebbe anche che lo sviluppo su PS4 e PC sarebbe già molto attivo ancora prima dell’uscita su Xbox 360 e Xbox One, una concomitanza che se possibile Crystal Dynamics vorrebbe evitare perché poco pratica per tutte le piattaforme.

 

 

Concludendo, è tendente all’impossibile che Rise of the Tomb Raider non esca affatto almeno su PS4 e PC; in quel caso uno tra Microsoft e Square Enix avrebbe davvero fatto un pessimo affare. Un ritardo di un intero anno sembra molto per un gioco del genere, che comunque non è che possa muovere mari e monti da solo, e uno di 8-10 mesi farebbe cadere in una finestra di lancio scomoda, riportando alla stessa situazione dell’anno intero.

La mia scommessa definitiva quindi si piazza sull’uscita di versioni PS4 e PC di Rise of the Tomb Raider a marzo-aprile 2016, o proprio al limite intorno a gennaio-febbraio. La versione PS3 si perderà probabilmente per la strada (anzi, strano che non capiti lo stesso a quella Xbox 360).

 

In ogni caso staremo a vedere. Alla prossima.

Lorenzo Forini
Sono nato a Bologna nel 1993, videogioco da sempre, e da sempre mi ha affascinato l'idea di andare oltre al solo giocare, di cercare di capire cosa c'è nascosto in ogni titolo dietro al sipario più immediato da cogliere. Se i videogiochi sono una forma d'arte, forse è il caso di iniziare a studiarli davvero come tali.

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